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  • Sconcerti: 'Grandi bomber, la differenza di Conte'

    Sconcerti: 'Grandi bomber, la differenza di Conte'

    La Juve sarà adesso un po’ meno brillante, ma continua a portare avanti un campionato eccezionale. È a 6 punti dagli 87 di un anno fa e ne ha a disposizione altri 24. La novità rispetto al passato di Conte è la presenza di attaccanti che segnano molto. Un anno fa dopo trenta partite gli uomini gol erano Matri e Vucinic con sette reti, oggi c’è Tevez che va molto oltre la somma dei due. Lo stesso Llorente è già adesso il secondo miglior attaccante nell’età di Conte. È questa la vera evoluzione della Juventus, l’inevitabilità dei suoi gol. Segna sempre, in qualunque modo, contro chiunque. Il Parma veniva da diciassette risultati utili, ha una delle migliori organizzazioni di gioco del campionato. La Juve l’ha battuto quasi con leggerezza (ma c’era un rigore di Bonucci su Parolo). La Juve è cresciuta e si è completata nel momento in cui quasi tutto il calcio italiano ha pagato la recessione. Il distacco medio tra la zona retrocessione e la prima in classifica dopo trenta partite si è sempre aggirato intorno ai 35-37 punti. Oggi sono 57. Un’eternità. Altre due si confermano squadre diverse, Roma e Napoli. Benitez torna davanti nella sua corsa personale con Mazzarri. Non c’è partita a Catania, come spesso quando il Napoli va libero in contropiede. Il limite mi sembra l’ambiente. Napoli chiede lo scudetto o niente. La convinzione è che dopo essere arrivati secondi si possa solo vincere. Non è così, servono anni di grandi risultati per battere le squadre tradizionalmente da scudetto. Vincere non è mai un obbligo. Però il Napoli è ormai una squadra abbastanza continua, molto interessante. A due passi dal diventare una grande squadra. Buono il Milan di Firenze. Un po’ deve al niente di Matri, un po’ alla forza di Balotelli che costringe Neto a uno dei pochi errori della stagione, molto ci mette del suo. Il gol subito gli apre la partita, la Fiorentina è senza forza e con poca qualità. C’è qualcosa di esaurito nel modo di essere della Fiorentina. Ha molte assenze, ma ormai la conoscono, Cuadrado ha esaurito la sorpresa, il centrocampo è leggero, la difesa ne subisce le conseguenze, 22 reti subite in casa su 33 totali, quattro sconfitte nelle ultime cinque a Firenze. Non è un caso prenda tanti gol su punizione, perché è costretta a molti falli sul contropiede. Il Milan ha ritrovato invece continuità di gioco, sta crescendo, c’è più convinzione. Si può dare atto a Seedorf di aver almeno resistito e rilanciato. Funzionano anche le «coccole» a Balotelli. Non c’è guarigione, non credo possa esserci, ma l’interruzione della discesa è un risultato fondante. Si chiude così anche la finta corsa per il terzo posto. Il campionato sta finendo, resta a disposizione un quarto posto di consolazione che l’Inter potrà cominciare ad attaccare da oggi.

    Mario Sconcerti per il Corriere della Sera

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