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  • Scuola calcio Juventus:| Si studia da campioni

    Scuola calcio Juventus:| Si studia da campioni

    • Andrea Bonino

    Avete mai assistito ad una partita di bambini o di ragazzini tra i 13 e i 14 anni? Quando si tratta di 'mini-giocatori' sotto i dieci anni la partita si svolge così: 22 maglie che si spostano all'unisono, come uno sciame di vespe, nella zona in cui c'è il pallone. Tutte attaccate le une alle altre. Oltre ad esserci una profonda caciara: i bambini urlano di tutto e in campo si capisce poco o nulla. Quando si tratta invece di ragazzini dai dieci anni in su, la situazione cambia leggermente. Nessuno sciame, ma le due squadre si affrontano senza cognizione di causa, senza tattica, senza schemi e soprattutto con lanci lunghi alla cieca. Ma non avete mai visto giocare i 'ragazzi' della Juventus. E' impressionante la differenza con i coetanei.

    La palla gira per vie orizzontali, con schemi precisi. Ogni giocatore sa qual è la posizione da tenere, si muove senza palla per permettere al compagno di avere almeno due possibilità per il passaggio e non si butta mai via il pallone. Si gioca sempre palla a terra e, soprattutto, con un modulo tattico ben definito. Nessun lancio lungo alla cieca: si parte direttamente dal portiere, con passaggi precisi e rasoterra, fino ad arrivare agli attaccanti, possibilmente con passaggi di prima. Ognuno sa esattamente cosa fare in campo e come farlo. E la cosa che stupisce è il modo con cui i ragazzi occupano il rettangolo di gioco. Si sente di continuo: 'Uomo', 'Solo', 'Libero', eccetera. Sembra di vedere giocatori già scafati. I ragazzi d'altronde stanno già studiando da campioni e lo fanno grazie a tecnici attenti che insegnano loro, sin da piccoli, ad avere una visuale totale del gioco del calcio, sperando di imitare il più in fretta possibile i loro idoli già affermati.

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