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  • Sentenza Juve, anche con rinvio e patteggiamento, il club subirà un’altra Calciopoli

    Sentenza Juve, anche con rinvio e patteggiamento, il club subirà un’altra Calciopoli

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    Nonostante le apparenze, che vanno nella direzione contenuta nella Sveglia di ieri, non sono ottimista per la Juventus. E’ vero, infatti, che il procuratore generale dello sport, Ugo Taucer, ha chiesto un rinvio alla Corte Federale per rimodulare la sentenza di meno 15, ma è altrettanto vero che ha ritenuto opportuno confermare l’ipotesi accusatoria. In pratica, anche se il procuratore “teme” vi sia una carenza da apprezzare in un nuovo giudizio, è per l’inammissibilità della pronuncia della controparte, ovvero della Juve.

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    Ho già detto e ripeto che la giustizia sportiva non amministra il diritto, ma si occupa di ciò che è conveniente fare o non fare. E in questo caso siamo di fronte ad un doppio scenario. Da una parte, il sentimento popolare, oliato ad arte da una serie di effrazioni al segreto d’ufficio, spinge per una punizione esemplare, anche se siamo in presenza di reati amministrativi. Dall’altra, la Juventus in serie B, ipotesi a cui qualcuno si è spinto e ancora si spinge, non converrebbe a nessuno, neppure agli stessi competitor del club bianconero e alla Lega che li consorzia. Ecco, dunque, che la terza via (riduzione della penalizzazione e patteggiamento per la vicenda stipendi) potrebbe contemplare le due istanze. Quasi sicuramente avremmo una Juventus fuori dalle Coppe europee, destinata ad un ridimensionamento societario del tutto simile a Calciopoli, con un mercato quasi tutto in uscita e la probabilità di non vincere per un quadriennio. Se Agnelli e i suoi sodali hanno esagerato, il rischio, opposto, è che lo stiano facendo anche i giudici.

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