Calciomercato.com

  • Sienamania:| Crederci ancora... per poco

    Sienamania:| Crederci ancora... per poco

    E' difficile in questo momento guardare avanti con fiducia. Sono bastati due ko - il secondo decisamente più grave del primo - a far tornare prepotentemente la sensazione che quella che attende la Robur sia davvero un'impresa impossibile. Contro l'Atalanta è arrivata una sconfitta pesantissima, con deboli attenuanti, se non il gol preso a freddo. Sì perché che il Siena avesse, come la maggior parte delle piccole squadre, problemi nella costruzione del gioco nelle gare da vincere, è risaputo. Probabilmente anche normale. E subire gol dopo una manciata di secondi ha complicato il già difficile tema tattico della partita. La reazione avuta nella fase centrale del primo tempo era stata anche di quelle giuste, con Emeghara e Rosina stoppati solo dagli interventi decisivi di Raimondi e Consigli. Nella ripresa però, quando ci si attendeva qualcosa di più, è uscita tutta la solidità di un avversario più rodato, motivato e concentrato. 

    Gli ingressi di Bogdani e Paolucci hanno portato solo qualche mischia in più, ma di certo la responsabilità non è dei due attaccanti, entrati anche con lo spirito giusto dopo un periodo di naftalina. L'assenza di Pozzi semmai è stata particolarmente pesante, così come quelle di Vergassola ed Angelo, che senza nulla togliere a Bolzoni e Belmonte sono elementi imprescindibili in questo momento. L'attacco influenzale che ha colpito nella notte l'ex Sampdoria ed Empoli ha privato Iachini della prima carta da giocare in caso di difficoltà, o addirittura di un elemento che sarebbe anche potuto partire dall'inizio per tentare di scardinare la difesa orobica con la sua fisicità, invece di affidarsi esclusivamente alla velocità del tridente 'leggero', sicuramente più adatto e pericoloso quando si affrontano squadre che fanno la partita e che inevitabilmente concedono spazio al contropiede. 

    È però inutile e forse anche dannoso adesso recriminare troppo su quella che poteva essere la gara della svolta e che invece si è trasformata malinconicamente in quella della rassegnazione, o quasi. In fondo a undici giornate della fine i punti dalla salvezza sono cinque. Il Genoa è atteso dalle gare con il Milan e la Fiorentina, e la Robur invece si giocherà il tutto per tutto contro Palermo e Cagliari prima dello scontro diretto di Marassi. Ha detto bene Iachini nel post partita, quando ha sottolineato come questa squadra adesso abbia 'più da prendere che non da perdere'. Guardare troppo in là è sbagliato e pericoloso. Tutti parlano di ipotetiche quote salvezza ignorando il fatto che solo chi riuscirà a sganciarsi dal malinconico terzetto di coda potrà 'decidere' la reale quota di punti necessaria alle altre per non correre rischi. 

    L'attenzione adesso deve essere solo sul Palermo di Giorgio Perinetti, in un match che, ironia della sorte, deciderà gran parte del destino di una delle due contendenti. Chi uscirà vincitore dal 'Barbera' (il pareggio domenica davvero non servirebbe a nessuno) potrà ancora aggrapparsi al sogno di restare in serie A. Per questo, per il Siena, non è ancora arrivato il momento delle recriminazioni e della rassegnazione. L'epitaffio (sportivamente parlando, si intende) non è ancora da scrivere. Ci sono cinque giorni per preparare al meglio una gara da dentro o fuori. La squadra che aveva azzannato Inter e Lazio, e giocato alla pari a Bologna, non può essersi già dissolta. Per questo, ancora per un weekend almeno, conviene continuare a crederci.

    Altre Notizie