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  • Sissoko via?| Adebayor chiama la Juve

    Sissoko via?| Adebayor chiama la Juve

    Adebayor chiama: "Il mio futuro? L’Italia mi piace e pure il bianconero".
    Sissoko: "Solo Juve. Per il momento...".
    City-Juve è finita da un’ora, Momo Sissoko ed Emmanuel Adebayor guardano avanti. All’Inter, lo juventino. Al Newcastle il togolese. Ma in realtà il loro sguardo spazia su orizzonti più lontani, perché ad accomunarli c’è la condizione di precari in squadre che, in tempi non lontani, sentivano profondamente loro. Una situazione difficile da accettare per entrambi, trattandosi di tipi tosti e dotati di robuste dosi di autostima. Lo juventino si esprime con toni pacati, che non diminuiscono però il peso delle sue parole: «Sono un professionista e non contesterò mai le scelte di Del Neri, però è chiaro che tutti vorrebbero giocare sempre. Io mi sento il Sissoko di prima dell’infortunio».

    Una piccola smorfia accompagna la frase più importante: «Comunque per il momento penso solo alla Juve». Per il momento, appunto. Il bomber del City gli fa quasi eco: «Nessun problema con Mancini, ma se non cambia nulla di qui a gennaio, potrei essere io a cambiare». Club, s’intende. Il bello è che l’uno inizia a prendere in considerazione un futuro lontano da Torino, mentre l’altro sarebbe ben felice di arrivarci.

    MOMO PENSIERO - «Non so quale sia il centrocampo ideale per Del Neri, io mi trovo bene con tutti e tre i miei compagni di reparto. Sto crescendo in quanto a condizione e ovviamente spero di essere di nuovo titolare contro l’Inter. Dovessimo ripetere la partita giocata qui a Manchester, potremmo strappare un ottimo risultato. Il Wolfsburg? So che mi ha cercato in estate e non ho idea se mi cercherà ancora il prossimo inverno. Per il momento penso solo alla Juve». Allusivo, ma nemmeno troppo.

    AUTOCANDIDATURA - Ancora più esplicito Adebayor: «Giocare in Italia mi piacerebbe e in bianconero mi ci vedrei bene. Ne ho parlato con Patrick Vieira, che conserva un ottimo ricordo della stagione trascorsa a Torino. Il vostro è un calcio molto tecnico, mi piace. Già ai tempi di Capello si era ipotizzato un mio trasferimento in bianconero, ma non se ne fece nulla. Allora ero molto giovane, ora sono nel pieno della maturità. Però sto vivendo un passaggio delicato della mia carriera e qualcosa deve succedere. Non ce l’ho con Mancini, il nostro è un rapporto schietto. Ma non si può andare avanti così all’infinito. Dunque se mi vogliono... La partita? Ho avuto modo di ammirare una gran bella Juve. Bravo Chiellini e lo sapevo, ma pure Bonucci che conoscevo meno». Promosso in public relations.
     


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