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  • Spalletti cerca qualità in mezzo al campo: Medel non serve più

    Spalletti cerca qualità in mezzo al campo: Medel non serve più

    • Matteo Serra
    Punto fermo di Mazzarri, Mancini e Pioli, da molti considerato un giocatore imprescindibile per l'Inter data la famigerata Garra sudamericana che è in grado di mettere in campo, per la prima volta da quando è all'Inter Gary Medel è stato messo in discussione. Nelle ultime settimane della stagione Ausilio aveva dato il via alle trattative per rinnovare il suo contratto in scadenza 2018, ma l'arrivo di Luciano Spalletti sulla panchina dell'Inter ha bloccato tutto e il cileno è finito a sorpresa sul mercato. La realtà dice che il Pitbull non rientra nei piani dell'ex allenatore della Roma.

    MEDIANA DI QUALITA' - I primi nomi che circolano attorno al mercato del centrocampo dell'Inter danno più di un indizio su quale sia il tipo di giocatore che Spalletti abbia chiesto ad Ausilio e Sabatini: un giocatore che faccia del cervello e non dei muscoli la sua caratteristica principale, capace di fungere da vero e proprio geometra in mezzo al campo dettando i ritmi del gioco. Caratteristiche che sono proprie di Borja Valero e Luiz Gustavo, gli ultimi due nomi accostati all'Inter di recente. Medel è l'esatto opposto prototipo di giocatore e per questo l'Inter che verrà può pensare di fare a meno di lui. Arrivato nel 2014 per volere di Mazzarri, l'ex Siviglia e Cardiff doveva essere colui che finalmente garantisse protezione alla fragile difesa nerazzurra. Gli scarsi risultati dell'Inter in queste stagioni, tutte condite da caterve di gol subiti, dicono che questo non è mai accaduto. Medel è sicuramente capace nell'1 contro 1, situazione di gioco nella quale riesce a dire la sua anche contro giocatori di stazza superiore, ma non ha l'intelligenza tattica per andare a chiudere i buchi laddove serva, prevedendo il gioco con un tempo d'anticipo. Insomma, non ha le caratteristiche del grande centrocampista.

    NERVOSISMO E MERCATO - A questi limiti va aggiunto il nervosismo costante del giocatore, che spesso si rende protagonista di interventi fuori tempo che portano come risultato solo quello di mettere in difficoltà la squadra. L'ultimo episodio di questo genere si è verificato nell'amichevole tra il suo Cile e la Romania, quando Medel, per uno sciocco fallo di reazione, si è fatto espellere al 34' del primo tempo. Tutti elementi che hanno fatto pensare a Spalletti che la sua Inter può, anzi deve, nascere indipendentemente da Medel, non costruendo più attorno a lui il centrocampo. Neanche da centrale difensivo convince, come ha dimostrato questa stagione, dove in una linea a 4 è andato in difficoltà. Giocare a 3 nel Cile è diversissimo per tempismo, distanze e posizione rispetto a farlo a 4 nel campionato italiano. Per questo l'offerta del Boca Juniors di riportarlo alla Bombonera (dove ha già giocato dal 2009 al 2011) casca a pennello e non può che far felice i dirigenti nerazzurri. Spalletti guarda altrove, Medel può fare lo stesso.

    @MattSerra5

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