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  • Spalletti: 'Voglio rimanere all'Inter, Icardi andrà al Mondiale. De Vrij...'

    Spalletti: 'Voglio rimanere all'Inter, Icardi andrà al Mondiale. De Vrij...'

    Luciano Spalletti, allenatore dell'Inter, ha parlato a margine della Panchina d'Oro toccando vari temi, a partire dalle prossime sfide di Champions League Juve-Real Madrid e Barcellona-Roma: "Sono venute fuori due squadre importanti per le italiane, come Real Madrid e Barcellona, ma se chiediamo a Valverde o Zidane sono convinto che i problemi siano gli stessi. Lo scarto, se proprio si vuole trovare, è talmente minimo che l'episodio può azzerarlo in un attimo".

    PROSPETTIVE INTER - Uno sguardo anche alle prospettive future della società nerazzurra: "Siamo ancora in tempo per evidenziare una qualità di squadra costante, un lavoro su cui costruire poi un futuro, una cosa più basata e radicata. Siamo ancora in tempo".

    CT ITALIA: LA SCELTA - Spalletti dice la sua sul prossimo ct della Nazionale: "Ho la mia idea, penso che in questo momento ci vorrebbe Ancelotti. Ma è chiaro che anche gli altri nomi usciti sono tutti di altissimo valore, compreso quello di Di Biagio. Gigi ha il suo passato e la sua storia, conosce il lavoro che deve fare".

    ASTORI - Un pensiero ad Astori e alla Fiorentina: "Pioli ha direzionato quanto accaduto nella maniera giusta. E' stato davvero molto bravo a gestire una situazione potenzialmente devastante".

    CORSA CHAMPIONS - Corsa serrata per il quarto posto, valido per la qualificazione alla prossima Champions League. Spalletti ci crede: "Temo tutte le nostre avversarie, ma sono convinto che noi possiamo fare la nostra parte. Ci sono delle concorrenti forti, ma io ho una squadra tanto forte".


    VOTO - A Sky Sport poi Spalletti ha aggiunto: "Penso sia corretto abbia vinto Allegri per quello che ha fatto l'anno scorso, è arrivato in fondo a tutte le competizioni per cui è lui il vincitore. Poi chiaro, per lui è un po' più facile che per allenatori tipo Gasperini, avrebbe fatto piacere avesse vinto Gasperini. Soprattutto per il lavoro dell'anno scorso, un grandissimo lavoro. Come si prepara il rientro dalla sosta? La sosta non ha interrotto niente, non si interrompe niente quando c'è una base forte di sentimento, conoscenze e qualità degli individui. Andremo a giocare le prossime partite convinti di avere in mano potenzialità importanti che ci possono portare a questo importante traguardo. Per noi è fondamentale fare risultati partita dopo partita, dopo l'Hellas avremo tutte partite difficili e per l'obiettivo che abbiamo nel mirino ci vogliono risposte concrete in tutte le partite, non una soltanto. L'Argentina non chiama Icardi? Quando si parla di lui bisogna stare attenti, il soggetto è bello chiaro a tutti come le sue qualità, la forza mentale e la sua qualità caratteriale. Non lo metti in difficoltà con una non convocazione, un fischio o una partita senza gol: la partita successiva si riprende tutto, è fatto così. E' una persona strutturata in maniera forte da capo a piedi, Sampaoli secondo me non l'ha convocato perché vuole conoscere nuovi giocatori per avere una conoscenza a 360° del proprio parco giocatori. Ma Icardi sarà sicuramente lì per il Mondiale. Lautaro Martinez? A me interessano Icardi, Perisic, Karamoh, quelli che alleno. Se mi aspettavo questa posizione? Ho pensato che fosse una bella cosa andare ad allenare l'Inter, ho conosciuto dirigenti e una società competente con la quale vorrei restare a collaborare in futuro. Ci siamo meritati questa classifica qui, se siamo a questo punto. Chiaro che ci sono momenti in cui non sono stato contento di quel che abbiamo fatto, però adesso si può parlare di qualcosa di diverso e abbiamo in mano qualcosa di più strutturato. E questo sarà una spinta importante per andare a lottare con squadre che hanno giocatori e una solidità di gioco mostrata anche nei campionati precedenti. Dovevamo fare passi da gigante per competere con queste squadre, la squadra secondo me ha portato a casa tanta roba".

    DE VRIJ - A Premium Sport poi ha parlato di Stefan de Vrij: "Non vorrei parlare di chi è nel mirino della società, questo è un errore che si fa andando a mettere sul tavolo altre situazioni che non riguardano i nostri risultati immediati. A noi serve concentrazione, disponibilità dei giocatori che ci sono e che ci devono portare a questa quarta posizione. Serve sostegno a loro, se si parla degli altri a loro si dice che sono in discussione e io non voglio dirlo. Mi fido di loro. Piero Ausilio e Walter Sabatini fanno quel lavoro, è normale che sondino un mercato futuro. Ma noi dobbiamo lavorare in profondità con gli elementi che abbiamo adesso a disposizione".

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