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  • Spalmania: siamo il Real Madrid di provincia... e non è un complimento

    Spalmania: siamo il Real Madrid di provincia... e non è un complimento

    • Andrea Robertazzi
    Quella arrivata contro il Frosinone è una sconfitta che fa male per tanti motivi. Su tutti, è evidente, per questioni di classifica: la zona retrocessione resta lontana, ma non abbastanza per dormire sonni tranquilli. Quella fallita da Petagna e compagni è stata un’occasione ghiottissima di dare uno scossone al campionato, proseguendo nella fuga salvezza e lanciando un messaggio chiaro alle dirette inseguitrici. È stata una sconfitta cocente anche per come è maturata, con la Spal incapace di creare pericoli ad una squadra che per 60 minuti ha giocato nella propria metà campo, mettendo in evidenza tutti i limiti offensivi dei ragazzi di Semplici. In ultima analisi, non si può non sottolineare il fatto che questa sconfitta rischia di riaprire le vecchie ferite legate alla crisi di risultati, che sembrava essere stata superata dopo la vittoria di Roma.

    Una crisi che ieri si è manifestata in tutta la sua importanza, con la Spal capace di tenere in mano il pallino del gioco per tutta la partita senza mai essere in grado di creare una concreta azione da gol manovrata. Sia per le difficoltà degli attaccanti, con Antenucci e Paloschi assolutamente fuori forma e Petagna in giornata no, sia per la poca freschezza di Lazzari, che si conferma unico riferimento della squadra nei periodi di difficoltà. Nel momento in cui il Frosinone è riuscito ad arginare le scorribande dell’esterno italiano, infatti, si sono spente tutte le velleità d’attacco di una squadra che si è dimostrata, nelle ultime sei partite, priva di alternative offensive alle giocate del numero 29. Ed ora più che mai appare evidente che la crisi è tutt’altro che alle spalle e, anzi, la vittoria di Roma sembra sempre più solo una mosca bianca di un periodo ancora nero, nerissimo, che rischia davvero di compromettere una stagione che sembrava essere in discesa.

    E ad evidenziare tutti i limiti della squadra nell’ultimo mese ci sono dati statistici che iniziano ad essere preoccupanti: tre punti nelle ultime sei partite, 12 gol subiti e solo 4 segnati. Numeri che certificano le immani difficoltà della squadra a fare gol e, soprattutto, a fare punti. Numeri che, incredibilmente, sono estremamente simili a quelli del Real Madrid, capace, nelle ultime sette partite, di portare a casa appena quattro punti, con 13 gol subiti e 4 realizzati. Un paragone assurdo, certo, ma assolutamente calzante con quella che è la situazione di due realtà che, facendo le dovute proporzioni, stanno vivendo un momento di difficoltà incredibilmente simile. E un paragone che dovrebbe essere evidentemente lusinghiero per la Spal è, in realtà, decisamente negativo, perché i ferraresi come i madrileni sembrano marinai di una nave alla deriva, circondati da una tempesta che non riescono a domare. Una tempesta che rischia di far sprofondare i ragazzi di Semplici verso le acque paludose della Serie B.

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