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  • Speziamania: iniziamo a tornare a pedalare

    Speziamania: iniziamo a tornare a pedalare

    • Gianni Salis
    Male, anzi molto male. Lasciamo a casa i complimenti ed iniziamo a pedalare. Perché in A non si scherza.
    Era andata già bene a Udine (provvidenziale Rafael), a Parma con due clamorose palle gol degli emiliani prima del loro pari su rigore al 93°, con l’Atalanta (Provedel miracoloso), ma ancor prima contro la Juventus con gli errori sotto porta dei bianconeri  prima dell’ingresso di Ronaldo. Per non dimenticare le chances in coppa Italia avute dal Bologna nei 90’ regolamentari. Bucati sempre e comunque centralmente o sulle fasce, lasciando agli avversari di turno dalle 3 alle 6 occasionissime a partita oltre ad altre situazioni potenzialmente importanti. Troppe per chi si vuole salvare, in serie A poi.

    Il Crotone, a differenza di chi l’ha preceduto, non ha graziato le Aquile che ci hanno messo anche del proprio, specialmente nella ripresa, per prendersi questa sonora scoppola: l’ingresso di Sala è stato a dir poco deleterio. Semplicemente fuori fase e sovrastato: imbarazzante sul 2-1 e poco dopo non tiene la linea del fuorigioco perché fermo come un palo della luce per il 3-1 dei pitagorici. E non è la prima volta.

    Ora c’è da riprendersi da questa batosta, la prima vera subita sotto ogni punto di vista. A molti ha ricordato il 2-4 subìto al Picco poco più di un anno fa contro il Trapani. Quello fu un punto di svolta, soprattutto tattico che portò Italiano ad intervenire operando accorgimenti minimali che si sono poi rivelati funzionali con spaziature difensive più consone arretrando il baricentro di una decina di metri. E la squadra era in B non in A.

    Dunque a Crotone la batosta, che prima o poi doveva arrivare, è stata terribile, speriamo non sia traumatica; il rammarico è doppio perché ottenuto proprio contro una diretta concorrente nella corsa alla salvezza. Ci sono partite dove bisogna talvolta snaturarsi, anche di poco, e correre qualche pericolo in meno e questa era ed è una di quelle partite, perché gli scontri diretti restano determinanti. A livello tattico infine siamo oramai un libro aperto: un po’ di sano pragmatismo non guasterebbe. Altrimenti come spiegare le 4 pappine rifilateci dal peggior attacco della serie A e che fino al match contro i liguri aveva segnato solo 6 reti ?

    Mercoledì sera c’è l’esordio al Picco: arriva il Bologna. Poi nell’ordine Inter (a Milano) e Genoa al Picco. Bisogna rialzarsi ma soprattutto muovere la classifica. Anche accontentandosi a volte di non voler essere la più bella del reame.
     

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