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  • Spionaggio, arrestato ufficiale della Marina: vendeva documenti top secret ad un russo. Di Maio: 'Gravissimo'

    Spionaggio, arrestato ufficiale della Marina: vendeva documenti top secret ad un russo. Di Maio: 'Gravissimo'

    • Michele di Vincenzo
      Michele di Vincenzo
    Un capitano di Fregata della Marina militare ed un funzionario dell’ambasciata russa sono stati colti in flagranza di reato. Di Maio: “È un avvenimento gravissimo”

    Un increscioso avvenimento è accaduto ieri sera a Roma, il che fa tornare in auge il tema dello spionaggio internazionale. Un ufficiale della Marina italiana è stato infatti arrestato dai carabinieri del Ros, dopo essere stato sorpreso nel vendere documenti top secret ad un ufficiale dell’ambasciata russa in cambio di una somma di denaro. I documenti in questione riguarderebbero il sistema delle telecomunicazioni militari, cioè informazioni che potrebbero minare la sicurezza dello Stato e non solo.

    L’intervento dei carabinieri, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Roma ed in seguito a una lunga indagine, è avvenuto durante un appuntamento clandestino tra i due. I colpevoli sono stati sorpresi in flagranza di reato dopo la cessione della documentazione da parte dell’ufficiale italiano, in cambio di una somma di denaro, pari a circa cinquemila euro. Il capitano della Marina è stato prontamente arrestato, mentre la posizione del russo resta in bilico a causa del suo status diplomatico. Oltre a documenti di natura militare, c’era anche un dossier Nato, il quale se finito in mani sbagliate, avrebbe potuto recare danni ad un numero considerevole di Paesi.

    Secondo la Procura, l’incontro avvenuto in un parcheggio della Capitale, non sarebbe stato il primo tra i due. Nei confronti del capitano di Fregata detenuto, piovono una serie di accuse: dal procacciamento di notizie concernenti alla sicurezza dello Stato allo spionaggio politico, alla diffusione di materiale non divulgabile. Diversa invece la posizione del funzionario russo, finita direttamente sul banco della Farnesina. Per approfondire la questione, il segretario generale del ministero degli Affari Esteri, Elisabetta Belloni, ha convocato l’ambasciatore russo Sergei Razov. Nel corso del colloquio – si legge in una nota della sede diplomatica russa – la parte italiana ha sancito l’espulsione di due funzionari dell’Ambasciata russa a Roma.

    Questa decisione è stata anche esplicitata dal Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, il quale si è detto molto addolorato da questa spy story tramite la sua pagina Facebook: “È un avvenimento gravissimo, di cui non si ricordano precedenti del genere. In occasione della convocazione al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale dell’ambasciatore russo in Italia, abbiamo trasmesso a quest’ultimo la ferma protesta del governo italiano e notificato l’immediata espulsione dei due funzionari russi coinvolti. Ringrazio la nostra intelligence e tutti gli apparati dello Stato che ogni giorno lavorano per la sicurezza del nostro Paese”. Vedremo se questa triste vicenda andrà ad incrinare i rapporti futuri tra Italia e Russia.

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