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  • Stankovic: 'Alcuni non vogliono accettare la grandezza di Mourinho e hanno la memoria corta su Mancini'

    Stankovic: 'Alcuni non vogliono accettare la grandezza di Mourinho e hanno la memoria corta su Mancini'

    • Redazione CM
    Dejan Stankovic, tecnico della Sampdoria allenato da Mourinho, Mancini e Mihajlovic all'Inter (è stato anche compagno dei secondi alla Lazio) ha parlato al Corriere dello Sport

    "Naturalmente prima di accettare la Samp ne avevo parlato con Sinisa, conoscevo la situazione della società che era delicata a 360 gradi. “Mettiti sotto e fai meno cazzate che puoi”, il suo messaggio, un classico. Sono sicuro che mi sarei pentito se non avessi affrontato questa avventura. Ivan, ho 44 anni, anche se dovesse finire male sarei ugualmente rispettato. Alla Stella Rossa perdevo ogni tanto, molto poco... Esiste una bilancia, due piatti, da una parte le vittorie, dall’altra le sconfitte. Quando riesci a ridurre la distanza tra i due piatti, non dico ad allinearli, capisci di essere cresciuto". 

    MOURINHO - "Lo stimo tantissimo. Arrivò all’Inter che avevo già trent’anni e pensavo di aver dato tutto, anche nel privato. José riuscì a migliorarmi di quel 20, 30 per cento che non sapevo di possedere. Non ci siamo più persi di vista, lo sento ancora oggi, gli chiedo consigli, ci scambiamo pareri, è un uomo e un allenatore di un’intelligenza e capacità non comuni. Lui allena tutti. Giocatori, dirigenti, staff, media, tifosi. Li allena, non li manipola. È empatico, coinvolgente. Proprio come Mihajlovic, divide. Zero compromessi: o gli stai alla larga oppure lo stimi profondamente. Penso che qualcuno non abbia ancora percepito la grandezza di José. O non la voglia accettare..."

    MANCINI - "Con la Nazionale ha fatto una cosa straordinaria, la gente ha la memoria corta. Mancio lavora tanto in campo, è un grande lavoratore"

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