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Succede in Bolivia: 'Noi razzisti? Ti denunciamo!'. Così parlò il presidente che si crede Alex Drastico

Succede in Bolivia: 'Noi razzisti? Ti denunciamo!'. Così parlò il presidente che si crede Alex Drastico

  • Pippo Russo
    Pippo Russo
Decide di abbandonare il campo perché stufo di subire cori razzisti dalla tifoseria opposta. E anziché ricevere le scuse della società avversaria se ne ritrova denunciato. Succede in Bolivia, e al centro della vicenda è Sergio Henrique Francisco, attaccante brasiliano classe 1984 meglio noto come Serginho. A dieci minuti dalla fine della gara di campionato fra il Blooming di Santa Cruz de la Sierra e il Jorge Wilstermann di Cochabamba (il “Clasico” del campionato boliviano), coi padroni di casa in vantaggio 2-0, Serginho va a battere un calcio d’angolo per la squadra ospite. Si ritrova sommerso d’insulti per l’ennesima volta. Ma in quel momento decide di averne abbastanza. Lascia il pallone nell’area d’angolo e con passo lento abbandona il campo, sotto lo sguardo frastornato dell’arbitro. Un gesto forte, che sarebbe il caso di vedere più spesso sui campi di gioco.

Il fatto è accaduto lo scorso lunedì, 18 marzo. E il video della scena ha fatto il giro del mondo. Ciò che invece non ha avuto la meritata attenzione è la reazione all’episodio da parte di Juan Alfredo Jordán, presidente del Blooming. Anziché prendersela con quei tifosi della sua squadra che hanno avuto atteggiamenti razzisti, Jordán se l’è presa con Serginho. E attraverso una conferenza stampa trasmessa anche dai canali social del club ha annunciato di avere presentato denuncia contro il calciatore presso il Tribunal de Justicia Deportiva. Oggetto della denuncia: la violazione dell’articolo 74 del Codice Disciplinare della federcalcio boliviana. L’articolo riguarda le “Offese al pubblico”. Una fattispecie che prevede sanzioni fino a 1 anno di squalifica. Dunque, secondo Jordán l’offesa non è il coro razzista, ma la reazione di chi lo riceve, e che per il fatto di reagire dà del razzista a chi offende. Un bel ribaltamento della realtà, che però il presidente del Blooming rivendica sostenendo che Serginho sia un provocatore e lo abbia dimostrato in altre circostanze. Inoltre, Jordán chiede che sulla base dell’articolo 77 del Codice Disciplinare vengano puniti anche i componenti dello staff tecnico del Wilstermann, colpevoli di avere abbandonato anch’essi il campo.

Questi i fatti, dai quali ciascuno può ricavare la propria opinione. Merita però rilevare che Jordán non sia nuovo a esternazioni grottesche. Ha fatto storia quella espressa a settembre 2018. Allorché, parlando della situazione finanziaria del club, disse: “C’è uno dei miei organi che se venisse venduto a centimetri permetterebbe di pagare qualsiasi cosa”. Risate in studio. Ci mancava proprio il presidente di club che ha come modello Alex Drastico.

@pippoevai
 

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