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  • Supercoppa: la Spagna è il modello da seguire

    Supercoppa: la Spagna è il modello da seguire

    • Marcel Vulpis
      Marcel Vulpis
    Dal 2024 la Supercoppa italiana cambierà pelle con l’obiettivo dichiarato di far volare gli introiti per tutti i club coinvolti. Si passerà dalla tradizionale formula a gara secca a una più moderna e coinvolgente “Final Four”, così come avviene in Spagna dal 2020. Una manifestazione, quella tricolore, che, dal 1988 ad oggi, ha sempre messo di fronte la detentrice della Coppa Italia alla squadra vincente in campionato. Il 18 gennaio scorso, al “King Fahd stadium” di Riad, ad esempio, si sono affrontate Milan e Inter. 

    GRANDE SALTO - Già a partire dalla prossima edizione della “EA Sports Supercup” si assisterà ad un vero e proprio balzo in avanti sotto il profilo economico. Sempre l’Arabia Saudita, entro il 2029, organizzerà ben quattro edizioni (previsto solo uno stop di due anni) investendo un budget di 23 milioni di euro. Attualmente il montepremi globale della Supercoppa è di circa 7,5 milioni di euro (può ridursi, tra l’altro, in caso di assenza di quattro top club: Juventus, Inter, Milan e Roma), con il 10% del budget trattenuto dalla Lega (circa 750mila euro), mentre la parte restante (6,75 milioni) viene divisa tra le due finaliste (la squadra vincente incassa un assegno pari a 3,6 milioni, quella perdente 3,1 milioni). Grazie alla nuova “Final Four” (vi parteciperanno le prime due del campionato + le finaliste della Coppa Italia) il detentore del trofeo porterà a casa 7 milioni di euro (il resto verrà suddiviso, in parti non uguali, tra i restanti tre club), lasciando, ancora una volta, una percenturale minina a favore della Lega. Nel complesso il budget dell’evento potrà superare il tetto dei 26 milioni di euro. Bisogna considerare, nel computo finale dei potenziali introiti, anche il 50% dei ricavi da naming rights (attualmente la Lega ha scelto il partner EA Sports), così come il 50% degli spazi pubblicitari.

    LA SPAGNA GUIDA - La “Supercopa de España” ha tagliato, nel 2023, il traguardo della 37ima edizione. Si è svolta, tra l'11 e il 15 gennaio (per la terza volta nella storia di questa competizione), in Arabia Saudita sempre allo stadio King Fahd di Riad (dopo l’esperienza positiva delle Final Four 2020 e 2022). E’ il primo mercato top ad aver scommesso sul format a quattro: vi partecipano infatti la vincitrice del campionato e della Coppa del Re, la finalista della coppa nazionale e la squadra classificatasi seconda nella Liga Santander. Il torneo della Federcalcio iberica (la RFEF) è organizzato con il supporto di Sela, importante società pubblica saudita. Nel complesso è un contenitore economico del valore di 40 milioni di euro. 

    Di fatto è la Supercoppa più ricca d’Europa: ben 27,8 milioni di vengono versati nelle casse della RFEF, mentre i restanti 12,2 milioni sono appannaggio delle iscritte alla fase finale: la quarta può contare su un budget di 750mila euro, la terza su 1,7 milioni, la seconda su 4,1 milioni. La vincente, infine, incassa un assegno pari a 5,1 milioni. A queste cifre vanno poi aggiunti 550 mila euro (distribuiti tra i club coinvolti) per il rimborso delle spese di alloggio e trasferta. 

    LA FRANCIA - L’internazionalizzazione della SuperCoppa di Francia (denominata “Trophée des Champions”) è, da tempo, al centro della politica sportiva della Lega calcio d’Oltralpe (LFP). Negli ultimi tre lustri la competizione è sbarcata in Cina (Shenzhen), Gabon (Libreville), Marocco (Tangeri), Tunisia (Tunisi) Austria (Klagenfurt),  Canada (Montreal), Stati Uniti (Harrison/New Jersey) e in Israele (nelle ultime due edizioni consecutive si è giocato a Tel Aviv). La squadra vincitrice incassa più di 1,3 milioni di euro, mentre l’altra finalista deve accontentarsi di un cachet di 500mila euro. Un’internazionalizzazione, nata nel lontano 2009, in occasione della finale Bordeaux-Guingamp (svoltasi allo stadio olimpico di Montreal), per un totale di otto nazioni e quattro continenti coinvolti. 

    INGHILTERRA E FRANCIA - Nel Regno Unito l’equivalente della Supercoppa italiana è la “Community Shield” (sponsorizzata dal marchio McDonald’s). Mette in palio un montepremi del valore di 1,7milioni di euro, distribuito tra la vincente della Premier League e della FA Cup (in quest’ultimo format le due squadre finaliste si dividono, al termine di un lungo torneo, una torta di 3,5 milioni di euro). Un format che soffre la concorrenza della stessa FA Cup (sponsorizzata da Fly Emirates) e della English Football League Cup (denominata Carabao Cup). Nata nel 1987, la Supercoppa di Germania (la “DFL Supercup”) ha vissuto uno stop forzato tra il 1997 e il 2009. Non è stata mai disputata all’estero e questa scelta non ha aiutato lo sviluppo commerciale del format. Il montepremi del trofeo, destinato alle finaliste, non supera, nel complesso, i 2 milioni di euro. 

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