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  • Il business dei minorenni: talenti bruciati, plusvalenze e clausole da 100 milioni

    Il business dei minorenni: talenti bruciati, plusvalenze e clausole da 100 milioni

    • Andrea Sereni
    Xavi Simons ha compiuto 16 anni il 23 aprile, da poco più di tre mesi. Alcuni giorni fa è passato dal Barcellona al PSG, dove ha firmato, consigliato dall’agente Raiola, un contratto da professionista, triennale, da 500 mila euro a stagione, più del triplo di quanto gli offrivano i catalani. Il suo è solo l’ultimo caso, in ordine di tempo, di un fenomeno che sta dilagando nel mondo del calcio, un business milionario sulla pelle degli under 18. Una vera e propria giungla, come analizzato dal Corriere della Sera: c’è chi fugge, attratto da un guadagno immediato e da promesse di felicità, e chi invece sceglie di restare, blindato da clausole rescissorie da 100 milioni e oltre, come ad esempio i blaugrana Moriba e Fati, seguiti da Juve e Manchester City.

    GIOCO DI PLUSVALENZE - Un sistema che viaggia su due canali differenti, ma uniti: da un lato la caccia al prossimo Messi, al nuovo Mbappé, al baby fenomeno, dall’altra un gioco a incastri di plusvalenze, utili a far respirare bilanci oberati da ingaggi sempre più alti. Una situazione che peggiora ogni anno di più. Nel 2011, secondo i dati ufficiali della Fifa, le richieste per cambiare squadra da parte dei calciatori minorenni erano 1.460 all’anno. Nel 2018 sono salite a quota 3.754, due volte e mezzo in più rispetto a 7 anni prima. Nei primi sei mesi del 2019, fino al 30 giugno 2019, siamo già arrivati a 1.382 domande: ormai, come sottolinea il Corriere, il 20% dei trasferimenti dei calciatori nel mondo riguarda i minorenni, gli Under 18. Solo il 12% delle richieste di trasferimento viene rigettato dalla Fifa, perché non conforme all’articolo 19 del regolamento della Federazione mondiale sulla protezione dei minori, di cui uno dei parametri più aggirati è quello sul trasferimento dei genitori insieme al giovane calciatore “per ragioni non legate al calcio”: una regola spesso elusa, soprattutto in mercati lontani come quello asiatico e africano.

    CASI E SANZIONI - Negli ultimi anni hanno ricevuto sanzioni (stop in una o più finestre di mercato) per questa compravendita sfrenata top club del calibro di Barcellona, Real Madrid, Atletico Madrid e Chelsea, che infatti nella sessione attualmente in corso è bloccato. Il Real nel 2015 prese il 15enne Odegaard dallo Strømsgodset, offrendogli uno stipendio da 80 mila euro a settimana. Il trequartista, oggi 20 anni, non è ancora riuscito a dimostrare il suo valore, e va in prestito da una squadra all’altra. Il Liverpool due giorni fa ha ufficializzato il baby prodigio Harvey Elliott, il più giovane debuttante della storia in Premier a 16 anni appena compiuti. Denis Falchi è un classe 2002, e fino a pochi giorni fa giocava nel Prata Falchi, club di promozione. Ora ha firmato un triennale con il PSG: giocherà con Xavi Simons, sognando di diventare il nuovo Buffon, e non una futura plusvalenza.

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