Roberto Amodio è un difensore vecchia scuola. Napoletano di Castellammare di Stabia, dalle giovanili passa alla prima squadra del Napoli nell’immediato pre Maradona. Bruscolotti, il giaguaro Castellini, Vinazzani, Citterio e il fenomeno Ruud Krol sono suoi compagni, e parte di una squadra che già allora era nell’elite del calcio italiano e giocava la Coppa UEFA. Dall’esordio in serie A con Rino Marchesi, nel 1981 ad oggi, sono passati 30 di calcio, ma la passione per il Napoli è sempre la stessa. 

Amodio la spiega a Calciomercato.com con la lucidità di chi ha vissuto il campo, in serie A, e poi la scrivania da dirigente. Da vecchio terzino difende la sua squadra del cuore e la incita anche per la corsa scudetto…

Roberto, il Napoli può rientrare nella corsa scudetto?

“Perché no! Ho fiducia nel gruppo di Mazzarri. La Champions ha tolto molte energie, anche perché a dispetto del tanto decantato turnover, i migliori, nelle partite che contano devono giocare sempre. In fondo però con così tante partite davanti non vedo perché non si possa continuare a lottare.”

Vargas può essere il tassello mancante per colmare il gap con le altre grandi in Italia?

“Non so se può bastare a limare le differenze con le grandi, ma di sicuro è un acquisto importante per una squadra che ha raggiunto livelli importanti. Vargas per quello che ne so mi piace. E può fare grandi cose subito.”

Lei da vecchio difensore, evidentemente non si perde mai d’animo, ma ora da dirigente deve fare un’analisi diversa. Quali sono le squadre più forti che devono battere gli azzurri?

“Sicuramente c’è il Milan davanti a tutti. Sono organizzati e preparati per gestire due grandi competizioni. Sono i logici favoriti per il titolo. E possono dire la loro anche in Champions. Poi vedo benissimo la Juventus, che può senz’altro reggere il ritmo scudetto. Conte e la società stanno facendo un gran bel lavoro. Subito dopo però c’è il mio Napoli. Gente come Lavezzi, Cavani, De Sanctis, Cannavaro e Hamsik sono a livelli altissimi. Se riescono a trovare un po’ di continuità nei risultati possono sfruttare l’onda lunga dei grandi match della Champions. Dopo,  con gli scontri diretti si può fare il resto…”

Gli azzurri inaspettatamente hanno giocato da protagonisti la loro prima Champions. Li ha seguiti? Come li vede contro il Chelsea?

“Beh ovviamente li ho seguiti. Sono un ex giocatore ma sempre un tifoso. Hanno fatto davvero bene nella prima fase. Sembra che quando giocano in Europa le loro energie si moltiplichino. Il Chelsea non è imbattibile, e poi non sta passando nemmeno un buon periodo. Sono positivo sul passaggio del turno. Si può davvero sognare.”