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  • Tra clausole e prestazioni deludenti, i dubbi della Fiorentina sul riscatto di Tello

    Tra clausole e prestazioni deludenti, i dubbi della Fiorentina sul riscatto di Tello

    • Claudio Masini
    Il comune approccio al calcio che il Barcellona ha impostato fin dalle categorie dei più piccoli fa sì che i calciatori vengano creati quasi con lo stampino. Inevitabilmente poi lo sbarco in prima squadra diventa per loro anche più agevole dal punto di vista tattico, dopo una vita a fare gli stessi movimenti e ad usare lo stesso modulo: il 4-3-3, con le ali particolarmente offensive, dedite al dribbling ed alla fantasia. La realtà però spesso impone l’addio ai “figli della Masia”, d’altronde il tridente attuale è composto da tre signori che si chiamano Messi, Suarez e Neymar e che negli anni passati presentava gente come Eto’o, Henry, Ronaldinho, Deco, Giuly e chi più ne ha, più ne metta. Difficile ritagliarsi spazio in questo contesto ed ecco che molti hanno deciso di lasciare casa per affermarsi altrove.

    I DETTAGLI DEL RISCATTO - E’ la storia di Cristian Tello, esterno catalano della Fiorentina, in prestito proprio dai bluagrana. Ma prima e dopo di lui ce ne sono stati tanti, tutti uguali calcisticamente ma con le stesse difficoltà nel ritagliarsi un proprio spazio: da Nolito a Bojan Krkic, da Giovani Dos Santos a Jeffren, Cuenca e ora occhio a Deulofeu ed Munir. Talenti poi affermatisi anche a livello medio-alto in Europa, ma non nella madre Catalogna. Per quanto riguarda Tello invece, il suo cartellino è ancora di proprietà dei blaugrana ma solo perché Corvino l’estate scorsa ha insistito per riaverlo solo in prestito, così da poterlo giudicare senza esborso. Sull’ala classe ’91 pendono per altro delle clausole, legate al rendimento, anche in caso di mancato riscatto: un milione di euro al Barcellona se il calciatore non disputerà almeno il 70% delle partite, due milioni se non arriverà al 60% e tre milioni se non raggiungerà neanche il 50%. Sulla possibilità di riscattarlo però la Fiorentina di riserve ne ha eccome, perché il calciatore ficcante ammirato nei vari spezzoni al “Camp Nou” a Firenze l’hanno visto solo a (rari) sprazzi. Troppo pochi forse gli spazi lasciati dalle difese italiane e molto diverse le pretese tattiche dei tecnici italiani (o portoghesi, come nel caso di Sousa): fatto sta che di dribbling, fantasia, superiorità numerica sulla fascia destra viola si fa fatica a trovare traccia.

    POCHI ESTERNI - In attesa di gennaio e del mercato, la Fiorentina di esterni non ne ha poi così tanti e con l’accentramento di Bernardeschi, Tello rappresenta comunque una risorsa tra le più sfruttate: ad ora 13 presenze tra campionato ed Europa League, su 15 uscite totali della squadra di Sousa. Numeri che qualcuno ricollega anche alle suddette clausole (che la Fiorentina vorrebbe evitare) ma che non garantiscono il riscatto, fissato ad otto milioni. Anche perché da Tello la Fiorentina si aspetta molto di più di quanto visto finora.
     

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