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  • Tenerife-Las Palmas: tra calcio e Carnevale, è di nuovo derby. Con un protagonista quasi dimenticato...

    Tenerife-Las Palmas: tra calcio e Carnevale, è di nuovo derby. Con un protagonista quasi dimenticato...

    • Andrea Barbuti
    Se non fosse per la pandemia, questa sera alle 20.30 locali (21.30 italiane), lo stadio Heliodoro Rodríguez López di Santa Cruz de Tenerife rimbomberebbe di una antica canzone popolare tinerfeña, il cui ritornello, tradotto in italiano, fa più o meno così: "Chicharrero (che in dialetto del posto significa pescatore e, per estensione, abitante di Santa Cruz) del mio cuore, esci in strada e suona il tamburo che è Carnevale". I circa 23 mila posti a sedere, con vista sulle montagne della penisola di Anaga, sarebbero gremiti. Il bianco e l’azzurro, colori sociali del Tenerife, ricoprirebbero, ondulanti e festosi, tutta la superficie degli spalti, pronti ad accogliere le due squadre, acclamando il Tete, come lo chiamano loro, e ricoprendo di insulti poco politically correct i giocatori e tifosi del Las Palmas.

    Si gioca Tenerife – Las Palmas, il derby delle Canarie, valido per Liga Smartbank, la Serie B spagnola. A Gran Canaria finì 1-0 per i padroni di casa, ma i canariones non vincono una partita ufficiale all’Heliodoro dal 2001. Le due formazioni si ritrovano in una posizione di classifica piuttosto tranquilla (rispettivamente undicesima e dodicesima, separate da un solo punto), sostanzialmente equidistanti (una decina di punti) da zona playoff e zona retrocessione. In questo malaugurato anno, le due isole non hanno potuto confrontarsi nemmeno su chi avesse il miglior Carnevale (in questa sfida in realtà non c’è storia, vince sempre Santa Cruz). Non resta loro che misurarsi sul piano calcistico, in un derby che vale solo ed esclusivamente per l’orgoglio, e questo basta e avanza.

    LA STELLA - La principale attrazione della partita sarà Jesé Rodríguez, sì proprio lui, l’ex attaccante di Real Madrid e PSG. Dopo aver girovagato per l’Europa senza successo, Jesé si è svincolato dal Paris e ha deciso di tornare a casa, a Las Palmas, dove è nato e cresciuto prima di passare alla cantera merengue. Dopo cinque partite giocate, ha spazzato via i dubbi sulla sua condizione fisica e ora cerca il suo primo gol in campionato. Tutti, da quelle parti, lui per primo, sognano di vederlo sbloccarsi proprio stasera e riportare a Gran Canaria lo scalpo blanquiazul, che da così troppo tempo manca. Dall’altra parte, l’allenatore Luis Miguel Ramis proverà a contrastarlo con la consueta, solida organizzazione difensiva, la quinta migliore del campionato e davanti si affiderà a Fran Sol, ventinovenne spagnolo di proprietà della Dinamo Kiev.

    Questa sera ci si giocherà pochissimo dal punto di vista della classifica: chi vince potrà sperare di cominciare una difficile rincorsa alla zona playoff, chi perde dovrà guardarsi dietro con un briciolo di preoccupazione in più. Non ci sarà nemmeno il pubblico a dare un po’ di colore e significato alla partita. A caricare l’ambiente ci ha pensato allora l’allenatore del Las Palmas, Pepe Mel, in conferenza stampa, ricordando perché ci emozioniamo tanto per una partita di calcio, anche se non ci sono i tifosi e non vale nulla per il campionato: “Il calcio è sentimento. Chi non la vede così, si sbaglia”.
     

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