Dopo la quinta sconfitta consecutiva, i tifosi rosanero si appellano alla psicologia, alla fisiologia e un po' a tutto. 'I risultati parlano chiaro - dice Massimo Costa, presidente regionale del Coni - Anche se l'ultima partita è andata un po' meglio, la squadra non c'è e sicuramente non è un problema di allenatore, né tantomeno di modulo. La differenza la fanno le gambe dei calciatori, perché questa è una squadra che vince se corre. E in questo momento, sono pochi quelli che corrono. C'è un calo fisico. Sarà la preparazione, ma ci sono giocatori che hanno dimostrato di non avere i 90 minuti nelle gambe per tutta la stagione. Poi, c'è una componente psicologica. E lo si vede dall'atteggiamento in campo. Ilicic e Pastore, per esempio, non li vedo più inseguire l'avversario quando perdono la palla. Prima lo facevano e anche in questo modo si aiuta il gruppo a non subire gol. Infine la panchina è troppo corta'.

Secondo l'ex olimpionico Rachid Berradi, il problema del Palermo è soprattutto psicologico: 'Il calo mentale è sotto gli occhi di tutti - dice -. Con Rossi si era creata un'armonia che è stata rotta all'improvviso e, secondo me, ingiustamente. Da quel momento in poi la squadra si è spaccata. E questo lo si vede chiaramente in campo. C'è chi dice che il problema sia l'immaturità del gruppo, il fatto che ci siano tanti giovani. Ma io non credo che questo sia un problema, perché hanno tanto talento e il talento, semmai, è un valore aggiunto'.

Anche l'attore Corrado Fortuna vede nel blocco psicologico la principale causa dei problemi della squadra. 'Se un presidente la settimana prima dice che l'allenatore non è in discussione e poi la settimana successiva lo caccia, è normale che così si perde l'entusiasmo - afferma Fortuna -. Lo perde la squadra, lo perdono i tifosi e così tutto l'ambiente. Credo che nel gruppo qualcosa sia successo già prima di Palermo-Udinese. E la sensazione è che ci sia già in atto una smobilitazione della squadra a partire da giocatori come Cassani, Balzaretti, Migliaccio, Nocerino. Spero di sbagliarmi, perché si tratta di giocatori che per noi tifosi sono importantissimi: sono le bandiere del Palermo. E senza bandiere è difficile appassionarsi. Non so se guarderò il resto del campionato. Sono molto deluso. Non ce l'ho con Cosmi, che reputo un tecnico bravo e pure simpatico. Ma io, come tanti tifosi, sono legato a Rossi. Con lui, c'era la sensazione che si stava costruendo un progetto'.

Dello stesso avviso è Berradi: 'Vedere la squadra giocare come ha fatto nelle ultime partite è deprimente. Cosmi ha deciso di riadattare la squadra secondo uno schema diverso e questo non è certamente facile. Se dovesse restare lui da qui alla fine del campionato, spero che i cambiamenti apportati gli diano ragione. Ma sinceramente mi piacerebbe di più rivedere Rossi di nuovo alla guida del Palermo, magari in tempo per affrontare la semifinale di Coppa Italia. Del resto, una cosa simile era già successa con Guidolin'. Per Costa, 'bisogna comunque dare del tempo a Cosmi. Forse avrebbe fatto meglio a dare una certa continuità nell’organizzazione del gioco, ma è vero anche che due sole partite non bastano per esprimere giudizi definitivi'.

(La Repubblica - Edizione Palermo)