Un ritorno lo immaginava e lo sognava almeno da martedì sera, quando è sbarcato all'aeroporto di Caselle per iniziare ufficialmente la sua seconda avventura con la maglia del Torino. Ciro Immobile non se n'era mai andato dai cuori dei tifosi granata e gli sono bastati soltanto 495 secondi per firmare il primo gol dal suo arrivo (l'ultimo era datato 11 maggio 2014 contro il Parma), un rigore battuto due volte per aprire le marcature nel 4-2 al Frosinone che è ossigeno puro per gli uomini di Ventura. E nella serata in cui Quagliarella ha osservato i suoi compagni ancora una volta dalla panchina e ha provato a riappacificarsi definitivamente con la sua gente e in cui Maxi Lopez è sempre più vicino all'addio, si è risvegliato all'improvviso anche Andrea Belotti, alla prima doppietta con la maglia del Torino. Un tandem giovane e tutto italiano con cui il presidente Cairo spera di poter regalare alla sua squadra nuove ambizioni europee dopo l'Europa League regalata dalla coppia delle meraviglie Immobile-Cerci. Per l'attaccante napoletano, reduce dalle deludenti esperienze di Dortmund e Siviglia, può ripartire stasera la rincorsa all'Europeo di Francia, alla riconquista di quel posto da titolare nell'Italia di Conte al fianco di Pellè che proprio col primo exploit si era conquistato all'inizio del ciclo azzurro dell'ex tecnico della Juventius. E se chi ben comincia è a metà dell'opera...