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Torino-Juventus: la top 11 dei doppi ex

Torino-Juventus: la top 11 dei doppi ex

  • Andrea Piva
Quella tra Torino e Juventus è una rivalità che perdura dalla nascita della società granata, avvenuta nel 1906 grazie anche ad un gruppo di dissidenti della società bianconera. Nella storia sono state poche anche le operazioni di mercato fatte tra i due club del capoluogo piemontese ma è possibile ugualmente stilare una Top 11 dei doppi ex di Torino e Juventus:

​Lucidio Sentimenti: alla Juventus dal 1942 al 1949 è uno dei cinquanta giocatori della storia bianconera a cui è stata dedicata una stella nella Walk of fame dello Stadium. Il portiere è noto per essere stato anche l'unico calciatore non del Torino a essere sceso in campo nella celebre Italia-Ungheria 3-2 del '47. A fine carriera giocò una stagione in granata: il campionato 1958/1959.

Gianluca Pessotto: è uno dei simboli della Juventus degli anni '90 e 2000, nelle sue undici stagioni in bianconero, prima di diventare dirigente, ha vinto tutto quello che poteva vincere. Prima di vestire la maglia della Juve ha però giocato per una stagione con quella del Torino.

Pasquale Bruno: soprannominato O' Animale è considerato uno dei giocatori più rudi della storia del calcio. La sua grande grinta e i suoi interventi al limite del regolamento lo hanno fatto diventare un idolo dei tifosi del Torino, squadra di cui, ironia della sorte, si innamorò durante la sua militanza alla Juventus. In un derby giocato in maglia granata ricevette una squalifica record di otto giornate.

Angelo Ogbonna: cresciuto nelle giovanili granata, ben presto si è messo in luce anche  in Prima squadra tanto da guadagnare le prime convocazioni in Nazionale quando con il Torino giocava in serie B. Passato alla Juventus nel 2013, in bianconero non è mai riuscito a giocare agli stessi alti livelli in cui aveva giocato in granata.

Federico Balzaretti: ancora oggi è considerato un “traditore” dai tifosi granata. Nell'estate del 2005 nel giro di poche settimane passò dal dichiarare pubblicamente amore eterno al Torino, al firmare un contratto quinquennale con la Juventus in seguito al fallimento della società granata, rifiutando varie offerte tra cui quelle della Roma.

Luca Fusi: il capitano del Torino che nel '93 vinse l'ultima Coppa Italia e che un anno prima vide infrangersi contro i pali di Amsterdam il sogno di vincere la Coppa Uefa. Scelse la Juventus nel '94 per amore del Toro: la società granata versava in gravi condizioni economiche e il suo passaggio alla società bianconera fruttò al Torino introiti importanti.

Dino Baggio: cresciuto nel vivaio granata, è approdato in serie A proprio con il Torino, nell'estate del 1991 venne acquistato dalla Juventus per quasi 10 miliardi di lire. Dopo un anno in prestito all'Inter fu protagonista del trionfo bianconero nella Coppa Uefa del 1993.

Gigi Simoni: i tifosi bianconeri lo ricorderanno più che altro come l'allenatore dell'Inter nel campionato '97/'98 ma, nella stagione 1967/1968, giocò proprio nella Juventus, che lo acquistò dal Torino dopo che i tifosi granata si opposero al passaggio in bianconero di un'altra ala: Gigi Meroni.

Christian Vieri (nella foto di 4tretre.blogspot.com): cresciuto nella Primavera granata, il suo primo gol in serie A lo realizzò in Torino-Genoa 4-0. Il Toro non credette nelle sue qualità e finì per cederlo al Venezia per 600 milioni di lire e metà del cartellino di Gianluca Petrachi. Nel '96 fu invece acquistato dalla Juventus con cui vinse uno scudetto, una Supercoppa europea e la Coppa Intercontinetale.

Guglielmo Gabetto: se i dirigenti del Torino ebbero troppa fretta nel disfarsi di Vieri, quelli della Juventus commisero lo stesso errore con Gabetto. Nel '41, a 26 anni, il centravanti fu considerato già finito e venne ceduto ai granata. Con il Toro esplose definitivamente segnando 127 gol in 225 partite, fu il centravanti del Grande Torino e della nazionale italiana fino a quel tragico 4 maggio 1949.

Aldo Serena: con un suo colpo di testa al 90' sotto la Maratona regalò al Torino il successo nel derby del 18 novembre 1984, a fine campionato compì quello che ancora oggi è considerato un tradimento passando alla Juventus e in bianconero fu grande protagonista nella vittora dello scudetto 1985/1986 e della Coppa Intercontinentale.

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