La Primavera brilla, per prestazioni e risultati. Ma questi, da sempre, non vengono giustamente mai messi al primo posto. L’obiettivo principale - spiega l'edizione odierna di Tuttosport - è la creazione di giocatori e anche in questo avvio di stagione sotto la guida di Moreno Longo c’è qualcuno che sta riuscendo a guadagnarsi l’attenzione. Chissà che questa allora possa essere la stagione buona per vedere un giovane della Primavera granata anche conquistarsi l’opportunità di dire la sua in prima squadra. Raramente è successo in tutta l’era Cairo, di ragazzi in età da Primavera solo qualche spezzone di partita si sono guadagnati negli anni i vari Vailatti, D’Onofrio, Suciu, Simone Benedetti e Miello, oltre a Ogbonna. Riducendo il raggio alla sola gestione Ventura, nessun ragazzo non considerato fuoriquota è mai stato preso in considerazione: il più vicino al debutto è stato Chiosa, ‘93 aggregato in prima squadra per tutta la stagione 2011-2012 ma mai gettato nella mischia. L’anno scorso, invece, è stato più volte chiamato in causa il fuoriquota Diop, centravanti classe ‘93 che alla Juve Stabia sta trovando continuità in serie B. Rispetto a Diop che era un giocatore della prima squadra a tutti gli effetti, Emmanuel Gyasi sta vivendo il suo anno da fuoriquota in Primavera da protagonista. E in attesa che venga definita la sua posizione contrattuale, che a oggi lo vede legato al Toro solo dall’addestramento tecnico (il pre-contratto), continuando così non può che iniziare a coltivare anche qualche sogno di prima squadra. Chi è conosciuto da Ventura già molto bene è invece Mattia Aramu. Uno dei fiori all’occhiello del vivaio granata ha infatti disputato il ritiro agli ordini della prima squadra, maturando un’esperienza che sembra avergli fatto molto bene proprio una volta rientrato in Primavera. Spesso in prima squadra veniva utilizzato da interno di centrocampo, con Longo ha invece saputo partire in quinta scendendo sempre in campo da punta esterna. Messi alle spalle i guai fisici che ne hanno condizionato la seconda parte della scorsa stagione, Aramu, classe ‘95, ha ritrovato forma e concretezza: già 5 le reti segnate ma anche tante piccole grandi cose che lo hanno visto tornare quel gioiello che in casa Toro sono tutti sicuri di avere da sempre.