Torino, Lazaro: 'Grande spirito di squadra, ma ora alziamo il livello'

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Valentino Lazaro, esterno destro del Torino, ha parlato ai canali ufficiali del club dopo il pareggio con il Verona (1-1): "Abbiamo giocato bene dopo una lunga pausa e non è mai facile. Ho visto un grande spirito di squadra, ma dobbiamo alzare il livello in tante piccole cose come l'ultimo passaggio e i tiri. Dobbiamo fare più gol. Loro hanno segnato su angolo, ne avevamo parlato che erano forti su corner negli ultimi giorni. Dobbiamo alzare il livello, ma ho visto un grande spirito di squadra. Volevamo vincere, speriamo accada nella prossima partita".IN CRESCITA - "Sì, abbiamo avuto grandi occasioni alla fine, ma queste sono le piccole cose dove dobbiamo migliorare. Dobbiamo chiudere la partita, come sempre la analizziamo e cercheremo di alzare il livello dalla prossima".
DOPO LA PAUSA - "Non è mai facile mentalmente dopo una pausa lunga. Eravamo preparati, cerchiamo sempre di fare il meglio. Oggi era la prima ufficiale, volevamo vincere, ma non ce l'abbiamo fatta. Vinceremo a Salerno".
OBIETTIVI - "Non voglio parlare, sono solo concentrato sul lavoro e sulla prossima partita. Ora serve recuperare e vedremo a Salerno. Ogni partita voglio fare meglio, questo è il mio obiettivo".
PRESIDENZA CALLERI: 1994-1997.
Piazzamenti in classifica Serie A: 1993/94 Ottavo (8°) posto (ma avendo acquisito la società nella primavera 1994, chiaramente la squadra era stata costruita dalla dirigenza precedente); 1994/95 Undicesimo (11°) posto; 1995/96 Sedicesimo (16°) posto; 1996/97 Nono (9°) posto (cessione della proprietà nel marzo 1997, a Vidulich).
Calleri ti ha fatto vedere Abedì Pelé, Rizzitelli, Angloma.
Ma NELLA SOLA ESTATE 1994 ha venduto (e spesso SVENDUTO): Annoni, Gregucci, Galli, Jarni (alla juve), Mussi, Sergio, Fortunato, Francescoli (sì, amico, Calleri te lo ha venduto Francescoli, e Aguilera è SCAPPATo in Uruguay, con Calleri), e soprattutto il capitano Fusi (alla juve, pure lui). Tra i "gioielli" prodotti dalla Primavera, ha venduto (ripeto: VENDUTO) (e spesso, diciamolo pure, SVENDUTO): Sordo, Sottil, Cois, Poggi e Christian Vieri.
A proposito della Primavera: sempre Calleri, con l'idea (brillantissima) di "risanare" la società, ha CHIUSO IL SETTORE GIOVANILE.
Calleri ha CEDUTO la proprietà del Filadelfia alla Fondazione presieduta da Novelli. Così facendo ha ceduto anche il controllo della culla del Toro. La Fondazione si è impantanata, e nella primavera del 1998 il Filadelfia viene abbattuto.
QUINDI, ve lo confermo assolutamente: "Ragazzi, questo non ha capito una beata minchia". Nello specifico, QUELLO CHE NON HO CAPITO è perché il Toro di Calleri, con questo popò (letteralmente) di record vi suscita tanto rimpianto ("Ah, che bei tempi"), mentre quello di "Cairogna" secondo voi "vivacchia" (negli ultimi anni 6 volte tra le prime 10 posizioni, con due settimi posti, mentre Calleri è arrivato al massimo ottavo, e come si vede non per meriti suoi), "non ha prospettive" (Filadelfia riacquistato alla Società e settore giovanile ricostruito da zero e in discreto spolvero, se come voi stessi mi riferite la Primavera, attualmente seconda in classifica, schiera un bel poì di talenti). NON HO CAPITO: alla luce di queste evidenze mi spiegate, per favore, perché ricordate Calleri come un presidente decente e spalate guano su questo?
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