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  • Torino, Longo:| Il tecnico lancia la sua Primavera

    Torino, Longo:| Il tecnico lancia la sua Primavera

    • A.S.

    Se l’appetito vien mangiando, il Toro Primavera oggi contro il Città di Marino dovrà dimostrare di avere ancora tanta fame. La scorpacciata di reti del debutto con l’Honefoss non può che aver appena stuzzicato l’appettito della squadra di Moreno Longo, che anche contro la Juniores laziale schiererà una formazione del tutto simile a quella titolare per ottenere il massimo risultato e magari già la qualificazione agli ottavi di finale se l’Honefoss dovesse strappare almeno un pareggio ai cileni del Deportes Concepcion. Non ci saranno, come noto, Diop e Menga , ma per il resto l’ossatura rimarrà la stessa con nuova linfa nella posizione degli esterni bassi: probabile infatti l’inserimento di Quitadamo e Barreca al posto di Astone e Affinito. 'Il Città di Marino è una buonissima squadra, che fa dell’agonismo e del temperamento le proprie caratteristiche migliori. Hanno sconfitto una squadra di qualità come quella dei cileni, ed è importante tenere alta la tensione', commenta proprio il tecnico. Via libera quindi al turnover con criterio degli ultimi due mesi, con il Longo che continuerà a dare spazio a quasi tutti gli elementi della rosa senza stravolgere completamente la formazione base. Questo quindi il 4-3-3 con cui il Toro dovrebbe scendere in campo: Gomis in porta, Quitadamo, Cristini , Cinaglia e Affinito in difesa, Coccolo, Gatto e Diarra in mediana, Barbosa e Gyasi ai fianchi di Kabasele .

    Occhio a Gyasi - E nel Toro che inizia ad avere diverse stelle in attacco, c’è un giocatore che partita dopo partita si sta imponendo come la rivelazione della Primavera granata. Tra le novità Menga e Kabasele, tra un Diop che lentamente guadagna spazio anche in prima squadra ed un Barbosa che in estate aveva conquistato i tifosi granata, tra un Aramu ed un Parigini che rappresentano i fiori all’occhiello del vivaio granata, ecco che anche Emmanuel Gyasi è sempre più un trascinatore del gruppo di Longo. Tenuto in naftalina fino a dicembre, anche a causa di qualche infortunio di troppo, Gyasi ha sfruttato al massimo l’opportunità avuta nei quarti di finale in coppa Italia contro l’Inter. Una doppietta decisiva per lui, poi una serie di prestazioni convincenti da prima punta come da attaccante esterno. Ed anche nell’8-0 con l’Honefoss ha brillato forse anche più di tutte le altre 'stelle' presenti in campo. Che sia lui il vero uomo in più della Viareggio Cup granata?

    (Tuttosport - Edizione Locale)

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