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Toromania: anche al Toro rischia di vincere 'la noia'. Ma non ci sarebbe nulla da festeggiare
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Il Torino ha fallito due occasioni consecutive per poter avvicinarsi a quel sogno, per renderlo un po’ più reale. Come se non bastasse il fatto che il cammino verso la qualificazione a una coppa europea è complicato di suo e il dover competere con squadre certamente più attrezzate, come Napoli e Lazio (bisognerebbe superare anche una delle cosiddette grandi per arrivare tra le prime sette, non basterebbe arrivare davanti a formazioni più simili nei valori, come Bologna e Fiorentina), il Torino si sta ora facendo male da solo: a Reggio Emilia ha regalato il gol al Sassuolo, con Lovato che ha marcato Pinamonti a cinque metri di distanza in area di rigore, su un cross proveniente dalla destra, permettendogli di colpire con la massima semplicità il pallone. Zapata ha rimesso a posto le cose pochi minuti più tardi, ma non è bastato.
Quando Vlasic si è spento il Torino non è più riuscito a essere pericoloso (quanto sarebbe servito l’arrivo di un vice-Vlasic nel mercato di gennaio), anche perché l’apporto di Sanabria è stato pressoché nullo e l’unica alternativa presente in panchina nel reparto offensivo era Okereke. La rincorsa all’Europa non è ancora terminata ma se il Torino dovesse fallire ancora ci sarebbe il rischio che alla fine a vincere sarebbe la noia. E in questo caso non ci sarebbe da festeggiare come ha fatto Angelina Mango a Sanremo.