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  • Toromania: anche Juric fa autocritica. Ma gli errori non sono solo suoi

    Toromania: anche Juric fa autocritica. Ma gli errori non sono solo suoi

    A nove giornate dalla fine della stagione il campionato del Torino rischia di essere già terminato: troppi i punti che separano la squadra granata dal settimo posto, tanti (6) anche quelli di differenza con il Bologna, attualmente ottavo. Senza considerare che proprio i rossoblù, così come la Fiorentina, sembrano al momento avere qualcosa in più a livello di qualità e di condizione fisica. Avrebbe potuto fare qualcosa in più il Torino per poter ambire ancora alla qualificazione a una coppa europea? Probabilmente sì e l’autocritica di Juric ne è la dimostrazione. 

    Mai, in precedenza, l’allenatore croato si era assunto le colpe come fatto proprio alla vigilia della partita della Salernitana: sa di aver commesso qualche errore, di non aver saputo forse valorizzare al massimo i giocatori a sua disposizione. Certo le responsabilità non sono tutte del tecnico: il Torino non è stato assemblato nel migliore di modi, ha perso in estate giocatori come Mandragora e Pobega, che garantivano qualità, chili e centimetri in mezzo al campo e non sono stati sostituiti. In attacco non è stato sostituito nemmeno Belotti e anche a gennaio, quando Juric chiedeva a gran voce una punta, non è arrivato nessuno. E poi tante altre lacune che hanno lasciato un senso di incompiutezza, che non ha permesso quel salto di qualità che da anni viene invocato e che puntualmente non arriva. 

    Nove partite da giocare sono ancora tante e possono permettere di mettere una tappa agli errori e e alle lacune di questa squadra, oltre che regalare al Torino ancora un po’ di speranze: certo non si dovrà più sbagliare, a partire dalla partita di domani contro la Salernitana.  

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