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  • Toromania, Cairo ha ragione: Agnelli e l'Eca vanno fermati

    Toromania, Cairo ha ragione: Agnelli e l'Eca vanno fermati

    • Andrea Piva
    Quella della Super Champions è un’idea scellerata, vogliono ammazzare i campionati nazionali”. Quella di Urbano Cairo contro l’Eca guidata da Andrea Agnelli e l’ipotesi di rivoluzionare il calcio europeo è stata una presa di posizione forte, decisa, senza mezzi termini. E ha ragione il presidente del Torino, ha ragione nel prendere posizione e nel cercare di opporsi in maniera forte a un’idea che potrebbe distruggere il calcio come sport popolare, facendolo diventare uno spettacolo per spettatori più che per tifosi. 

    Ma è pur vero che qualcosa nel calcio attuale va cambiato, ma va trovato un modo per ridurre il gap tra le varie società e non aumentare ancora di più quello tra le poche più ricche e le altre. In Italia da anni la Juventus domina incontrastata vincendo scudetti su scudetti senza troppe difficoltà, in Germania il Bayern Monaco fa lo stesso, in Francia c’è invece il dominio assoluto del Paris Saint Germain (con l’eccezione del campionato 2016/2017 che è stato vinto dal Monaco). La situazione è leggermente diversa in Spagna, dove le contendenti al titolo sono due: Real Madrid e Barcellona, con l’Atletico Madrid che prova a fare da terzo incomodo ma finora c’è realmente riuscito solamente nella stagione 2013/2014. L’unica eccezione, tra i principali campionati europei è rappresentata dall’Inghilterra, dove negli ultimi sei anni sono state quattro squadre diverse ad aggiudicarsi la Premier League: Manchester United, Manchester City, Chelsea e Leicester City. A queste spera di potersi aggiungere il Liverpool quest’anno. 

    I domini incontrastati di Juventus, Bayern Monaco, Paris Saint Germain, ma anche Barcellona e Real Madrid diminuiscono certamente lo spettacolo nei vari campionati. Tornando alle parole di Cairo: “Invece di fare la Super Champions, potenziamo i campionati nazionali, rendiamo più belli, sviluppiamo i settori giovanili, costruiamo gli stadi. La mia proposta? Un tavolo aperto in Lega per una proposta italiana da portare alle Leghe europee”. 

    Questo è un momento cruciale per il futuro del calcio, il presidente del Torino è ora sceso in prima fila per cercare di contrastare l’ipotesi di un calcio elitario e per evitare che il destino dello sport più popolare d’Europa venga deciso da i pochi rappresentanti delle società più ricche. “Il problema è che l’Eca non è rappresentativa dei suoi 109 club. Serve un nuovo sistema decisionale all’Uefa, oggi c’è poca democrazia e la commissione che propone le modifiche ha la maggioranza di rappresentanti dell’Eca” ha spiegato sempre Cairo. 

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