Non sarà il Torino più giovane della storia, ma di certo la squadra granata non è fatta per gli anziani del calcio. Il mix composto fino ad oggi sembra quello giusto per mescolare l’esperienza all’esuberanza: cinque granata hanno superato la soglia dei 30 anni (Gillet, Moretti, Masiello, Brighi e Vives), mentre altri tre (Gazzi, Di Cesare e Bovo) li hanno appena compiuti. Il resto della rosa è Under 30, con tante motivazioni e tanti margini di miglioramento. In attacco risalta la voglia di riscatto di Larrondo (24 anni) e quella di imporsi nel grande calcio di Immobile (23). Cerci può dire e dare ancora molto, alla sua seconda stagione in granata, e con soli 26 anni sulla carta d’identità: è l’anno della maturazione per lui. In mediana poi il 29enne Farnerud cerca la consacrazione in Italia, mentre i 22enni El Kaddouri e Bellomo vogliono far vedere a tutti che i giovani in questo campionato possono dire la loro. Lo stesso vale anche per il serbo Maksimovic (21 anni), senza dimenticare Glik e Darmian: a dispetto di quanto non dicano le apparenze infatti, i due difensori ex Palermo e Milan, sono ancora giovani e con grandi prospettive al loro orizzonte. Il primo sarà con grande probabilità il capitano del Toro e sarà un capitano giovane (25 anni non sono poi molti), mentre il secondo, Darmian, sarà un pilastro difensivo granata a soli 23 anni e al suo terzo anno sotto la Mole. Insomma, è vero che non è il Toro più giovane del secolo, ma è un buon Toro, con giovani di grandi prospettive, le stesse prospettive che la squadra granata conta di perseguire in questa ormai imminente stagione sportiva.