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  • Toromania: grazie Longo, ora si può tornare a respirare

    Toromania: grazie Longo, ora si può tornare a respirare

    • Andrea Piva
    L’aritmetica non permette ancora di abbassare la guardia ma un sospiro di sollievo, dopo il 3-0 rifilato al Genoa, lo si può salvare. E scontato non l’era affatto dopo aver visto le ultime partite della gestione Mazzarri, con il Torino preso a pallate prima dall’Atalanta e poi anche dal Lecce: Cairo aveva deciso di chiamare Longo per guidare la barca in porto nonostante la tempesta e, dopo le difficoltà iniziale dovute al fatto di aver ereditato una squadra allo sbando, ora l'allenatore ha quasi completato la sua missione.

    Dopo il lockdown, pur con una rosa ridotta all’osso e i pochi cambi possibili nelle tante partite ravvicinate, il Torino ha conquistato vittorie pesanti negli scontri diretti contro Udinese, Brescia e Genoa che, a cinque giornate dalla fine, lo hanno portato a otto punti dal terzultimo posto con due squadre, Udinese e Genoa, a far da cuscinetto tra sé e il Lecce. In questa missione Longo aveva più da perdere che da guadagnare ma è riuscito a ricompattare il gruppo, motivarlo, far crescere i singoli giocatori: Meité, spesso criticato in precedenza, non lo avevamo mai visto avere questa continuità di rendimento, Bremer è cresciuto di partita in partita, Belotti è in una condizione stratosferica e nemmeno nell’anno dei 26 gol aveva avuto lo stesso rendimento di queste partite. Non è un caso che siano sette gare di fila che va a segno. 

    Moreno Longo (ma anche il suo staff) non può che essere ringraziato per quanto fatto finora. Salverà il Torino e poi probabilmente dovrà cercarsi una nuova squadra. A meno che Cairo e Vagnati non decidano di puntare su di lui anche per il futuro, di inaugurare con Longo il nuovo ciclo granata. Lo meriterebbe.

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