Toromania: l'Uefa sceglie di non decidere, così il Toro rischia la beffa
La partita per l’Europa si è ora spostata dagli uffici di Nyon a quelli di Losanna e il Torino non può fare altro che aspettare e sperare. “Se ci dovessero ripescare? Noi siamo prontissimi” aveva dichiarato il direttore generale Antonio Comi nelle scorse ore, dopo aver ritirato il premio Financial Fair Play vinto dalla società granata. Un premio che ora sa quasi di beffa, perché ricorda quei vincoli del fair play finanziario non rispettati per cui i rossoneri sono stati deferiti e che avrebbero potuto portare il Torino in Europa se la Camera Giudicante dell’Uefa avesse emesso una sentenza.
Il Toro, come dicevamo, ora attenderà. Ma dopo una stagione terminata senza l’Europa League conquistata sul campo, nonostante il settimo posto e i 63 punti conquistati (che da quando la serie A è a 20 squadre, nella stagione 2004/2005, sono sempre bastati per accedere a una competizione continentale), il timore che un’eventuale sentenza sfavorevole al Milan da parte del Tas (e quindi potenzialmente favorevole ai granata) possa arrivare troppo tardi, quando i giochi saranno già fatti, è forte. Insomma, l’ipotesi della beffa fa ora paura.