Toromania: per l'Europa servono gol e qualità
Il ds Petrachi è al lavoro per dare a Ventura i rinforzi il prima possibile, ma le ufficialità non saranno prossime. Tutti i discorsi avviati dall’uomo di mercato granata hanno bisogno di ulteriori incontri per cercare di limare la distanza tra domanda e offerta. Il nome più caldo, in questo momento, è quello di Marquinho: il centrocampista trova poco spazio nell’Udinese, è stuzzicato dal progetto granata e i costi dell’operazione rientrano alla perfezione nei parametri del club di via Arcivescovado. Cairo e Pozzo sono in continuo contatto, nei prossimi giorni potrebbero esserci importanti novità. Anche, e soprattutto, se Petrachi riuscirà a far cedere la Dinamo Kiev per Belhanda, l’altro interno di centrocampo finito nel mirino dei granata. Piace, e non poco, il profilo del marocchino classe ’90, ma non alle condizioni attuali poste dal club ucraino. In uscita, invece, Gazzi è vicino al Cagliari: in caso di partenza del numero 14, servirebbe un nuovo regista. Il sogno, a quel punto, sarebbe Mirko Valdifiori, ma questa operazione è legata principalmente alle cessioni.
Com’è normale che sia, le fantasie di mercato dei tifosi del Toro riguardano l’attacco e i vari nomi che sono stati accostati al club di via Arcivescovado. Da Manolo Gabbiadini a Giuseppe Rossi, passando per Andrej Kramaric: profili di un certo spessore, che costringono Cairo, in caso di affondo, a un sacrificio economico non indifferente. Se si vuole fare davvero il salto di qualità, bisogna spendere, pur ammettendo che già in estate il patron granata non si è certo tirato indietro. Ma se Belotti non ha reso come ci si aspettava, Quagliarella non è più il giocatore dell’anno scorso e Maxi Lopez continua a non trovare una forma accettabile, allora è necessario investire nuovamente. Pepito Rossi è un sogno destinato a rimanere tale, Gabbiadini una fantasia quasi quasi percorribile, Kramaric la realtà più vera, in questo momento. Ventura, intanto, aspetta, da una parte i rinforzi, dall’altra la rinascita dei suoi giocatori più tecnici, chiamati al riscatto dopo un finale di 2015 decisamente insufficiente.
Emanuele Pastorella