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  • Toromania: Sirigu ora è un caso

    Toromania: Sirigu ora è un caso

    • Andrea Piva
    Tre indizi fanno una prova: Salvatore Sirigu è ormai un vero e proprio caso. Aveva abituato tutti a parare anche l’imparabile, da tre partite il portiere del Torino non sembra più essere lui, commette errori su errori e subisce gol evitabili. Ciò che bisogna chiedersi è come mai uno dei più forti estremi difensori d’Italia, ma possiamo anche azzardare d’Europa, all’improvviso da saracinesca si sia trasformato in colapasta: davvero in un mese si è imbrocchito a tal punto? No, dietro a un calo così verticale delle prestazioni c’è dell’altro: non ha perso la spinta nelle gambe, né i riflessi, né le sue mani si possono essere trasformate in saponette. 

    Bisogna forse tornare alla scorsa stagione per capire cosa è successo a Sirigu. Il portiere si era sentito tradito dalla società, aveva litigato con Cairo e chiesto la cessione: poi, un po’ per il lavoro di convincimento fatto da Vagnati e da Giampaolo ma soprattutto per la mancanza di offerte irrinunciabili a causa di un mercato bloccato, è rimasto ma senza il sorriso. Ha iniziato il campionato con una prestazione incredibile contro la Fiorentina e se la partita è terminata solamente 1-0 per i viola, e non 3-0 o 4-0, il merito è tutto del portiere. Poi è arrivato il ko contro l’Atalanta, ma anche in questo caso non si può imputare nulla al 39 granata, successivamente si è ufficialmente chiuso il mercato estivo: da quel momento il crollo è stato verticale e Sirigu ha collezionato errori su errori che il Torino ha pagato a caro prezzo contro Cagliari, Sassuolo e infine ieri contro la Lazio.

    Il mercato svolto da Cairo e Vagnati in estate è stato fallimentare, sia in uscita che in entrata: sono rimasti numerosi giocatori controvoglia (da Sirigu a Izzo, da Nkoulou a Edera passando per Millico) non sono arrivati i rinforzi di cui Giampaolo aveva bisogno (il regista su tutti) e una squadra che l’anno scorso si è salvata per il rotto della cuffia è rimasta pressoché la stessa. Ma con tanti musi lunghi in più dentro lo spogliatoio. E tra questi c’è anche quello di Sirigu. 

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