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  • Toromania: vince chi ha coraggio. Ecco perché Mazzarri ha perso con De Zerbi

    Toromania: vince chi ha coraggio. Ecco perché Mazzarri ha perso con De Zerbi

    • Andrea Piva
    Fuori Verdi, dentro Laxalt: contro il Bologna, una settimana fa, questa era stata la mossa vincente di Mazzarri. In barba allo spettacolo, il tecnico aveva badato più alla sostanza schierando l’uruguaiano nell’inedito ruolo di mediano: il suo Torino non si era più affacciato nella metà campo avversaria ma aveva amministrato senza troppi patemi l’1-0 conquistato nel primo tempo. Contro il Sassuolo Mazzarri ha provato a mettere in atto lo stesso piano ma i risultati sono stati differenti. 

    Con le sue qualità tecniche Boga ha saputo crearseli da solo gli spazi e, una volta trovato il pareggio, per il Sassuolo è stato fin troppo semplice trovare anche il secondo gol contro un Torino che non riusciva più a superare la metà campo e si limitava a difendere. L’errore più grande di Mazzarri è stato forse proprio nei minuti tra il 15’ e il 28’, fra un gol e l’altro del Sassuolo, quando non ha portato correttivi al gioco della sua squadra che ha continuato a badare più alla fase difensiva che quella offensiva. Quasi accontentandosi dell’1-1. Ma nel calcio chi si accontenta spesso non gode. 

    Non è un caso che il Torino sia tornato ad attaccare a rendersi pericoloso solamente nel finale, dopo l’ingresso di un altro attaccante dai piedi buoni come Millico e un nuovo cambio di modulo: dal 3-5-1-1 al 4-3-3. Ma perché non inserire prima l’ex Primavera? O perché non mettere in campo Falque sull’1-1? Perché non provare a rialzare il baricentro della squadra dopo la rete di Boga? Anche solo per dare ai giocatori in campo il segnale che il Torino di quell’1-1 non voleva accontentarsi. Ed è proprio questo il limite di Mazzarri, che troppo spesso lo vediamo rinunciare ai (pochi) giocatori con i piedi buoni che ha per irrobustire la mediana. Una mossa che non sempre paga. 

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