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  • Totti e Noemi sott'attacco dall'ex marito di lei: la laurea finta, i maltrattamenti e la depressione

    Totti e Noemi sott'attacco dall'ex marito di lei: la laurea finta, i maltrattamenti e la depressione

    • Redazione CM
    È la coppia dell’anno, è sempre al centro del ciclone mediatico e ora è di nuovo sott’attacco. Stiamo parlando di Francesco Totti e Noemi Bocchi. Della loro unione torna a parlare, a Chi, Mario Caucci, l’ex marito della bionda nuova compagna del Pupone. Tanti gli argomenti toccati nell’intervista.

    LAUREA - Primo attacco a Noemi sulla sua laurea in economia, che non esisterebbe. "Stava studiando e doveva portare a termine l'università. Quando è nata la prima figlia, Sofia, ha dovuto interrompere. Poi mi ha detto di voler continuare a studiare. Dopo la nascita di Tommaso ha ripreso per la terza volta e ho pagato anche gli anni in cui non aveva frequentato. Leggo sui giornali che si è laureata in Economia. Sarei contento, vorrebbe dire che tutto quello che ho investito è servito, mi farebbe piacere sapere che si è laureata ma non mi risulta".

    A TIVOLILa crisi tra Caucci e Bocchi nasce a Tivoli con le continue richieste di Noemi di trasferirsi a Roma. "Abbiamo vissuto anni stupendi nei quali eravamo io, Noemi e i nostri figli. Viaggiavamo per il mondo grazie al mio lavoro, siamo stati ovunque, ci siamo divertiti, avevamo tanti amici in ogni continente, dall'Europa all'America. Ma a un certo punto era insofferente perché abitavamo a Tivoli. Qui non ti puoi permettere di avere atteggiamenti e una vita sopra le righe. In una piccola comunità tutti sanno chi sei, dove vai, cosa fai, è una realtà che ti tiene stretto. Lei voleva andare a vivere a Roma, diceva che lì avremmo potuto muoverci con maggiore libertà. Soltanto dopo ho capito il vero motivo".

    CRISI - Il trasferimento a Roma è decisivo per la fine del rapporto tra i due. "Era tra il 2016 e il 2017, mia madre era morta da poco e mia moglie mi diceva che le cose tra noi non andavano e che dovevo stare più tempo lontano da casa. Avevo bisogno dell’amore di una moglie, dei figli, di rientrare in un nido dove sentirmi protetto. Il 7 novembre prendo le mie cose, torno a Tivoli e cado in depressione. Lei continuava a chiedere quello che, secondo lei, le spettava: macchine, soldi, una serie infinita di richieste che non potevo accontentare perché non avevo risorse. Da lì ci siamo separati. Sono rimasto sdraiato su un divano per tre mesi, in una casa che era stata spogliata di tutto perché l’arredo era stato portato a Roma. Avevo un’azienda a Verona che gestivo personalmente, non rispondevo al telefono, l’azienda fallì. Non sapevo cosa fare".

    MALTRATTAMENTI - Noemi denuncia Caucci per maltrattamenti nel 2019, un'accusa non fondata per lui. "È una macchinazione per arrivare ad altri risultati. Non è assolutamente vero quello che racconta ma, siccome c'è un procedimento in atto, non posso dare più informazioni prima che io le possa rendere a un giudice, nella sede dove doveva rimanere questa cosa". 
     

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