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  • Totti: ‘Sbalordito dagli applausi del San Paolo, io come Maradona. Gomorra? Ecco chi interpreterei'

    Totti: ‘Sbalordito dagli applausi del San Paolo, io come Maradona. Gomorra? Ecco chi interpreterei'

    Francesco Totti si racconta, ancora, in diretta su Instagram, questa volta in compagnia del noto attore Salvatore Esposito, tra aneddoti e risate: "I trofei che sono alle mie spalle? Sono finti, neanche se li compravo ne avevo così tanti. Li ho messi per bellezza",

    SULLA QUARANTENA - "Non ce la faccio più, speriamo di poter uscire presto perché sto impazzendo. Speriamo che dal 4 maggio si potrà di nuovo tornare a vivere con una parvenza di normalità".

    SUL NUOVO LAVORO - "Cercherò nuovi talenti nel mondo, non farò il procuratore. Vorrei trovare un altro Totti o un altro Cannavaro. Non sarà facile, ma sto cercando e valutando diverse situazioni. Spero di avere dei risultati, non solo per me anche per il mondo del calcio. Non voglio essere presuntuoso, ma ho un buon occhio: mi basta poco per vedere se un ragazzo ha le qualità per far bene. Io guardo la posizione del corpo, lo stop, come calcia con il destro e il sinistro, il posizionamento, come corre... E cerco anche di capire se quel ragazzo ha il mio stesso pensiero quando stoppa il pallone e deve effettuare un passaggio o un movimento. Ce ne sono pochi al mondo così, spero di trovarli. Ci sono però dei bravi giovani anche in Serie B e in C, ma non dico il nome altrimenti me li rubano!".

    SU NAPOLI E GLI APPLAUSI DEL SAN PAOLO - "Quando ero il capitano della Roma i tifosi del Napoli giustamente non mi accoglievano nel migliore dei modi. L'ultima partita invece che ho giocato a Napoli mi hanno applaudito tutti: sono rimasto sbalordito, non me lo sarei mai aspettato. Li ringrazierò per sempre. Sarebbe bello un nuovo gemellaggio tra le due tifoserie. Anche quando sono tornato da dirigente mi hanno applaudito tutti, alzandosi in piedi. E mi hanno detto: 'Solo per due persone hanno fatto questa standing ovation, per Maradona e per te'. In quel momento mi sono sentito un santone. A me Napoli piace, la città i cittadini, hanno lo stesso carattere dei romani". 

    SULLO SFUMATO PASSAGGIO AL REAL - "C'è stato un momento in cui ero davvero vicino ad andare al Real Madrid. Poi però l'amore della città, dei tifosi, della famiglia mi hanno sipinto a restare. Per me questa è stata la vittoria più grande, il più grande trofeo: giocare sempre con la stessa maglia. Nessuno mi potrà togliere questa cosa".

    SUL "VECCHIO" CALCIO - "Il calcio di prima era molto più bello di quello attuale. C'era più tecnica e si respirava un'aria diversa, c'erano giocatori più forti dal 1993 al 2017. Anche in squadre di bassa classifica potevi ritrovarti contro giocatori fortissimi. Quando c'ero io c'erano i Mancini, i Baresi, i Costacurta, i Thuram, i Samuel... In Italia purtroppo non si riesce a spendere come in Inghilterra o in Spagna per i calciatori top, perché si vincono con quelli. Negli anni passati hanno detto che io non volevo i top player: una menzogna, io li volevo perché volevo vincere. Io farei tre passi indietro: andrei a scovare di nuovo nei settori giovanili. Vorrei dare la possibilità ai giovani di realizzare il proprio sogno. Adesso si cercano giocatori sempre all'estero, basta che hanno la "s" finale. Adesso la ripresa del calcio? Si deve pensare più alla salute che al pallone in questo momento, per rispetto di chi non c’è più. La salute viene prima di tutto. Vorremmo che ci fosse lo sport, ma in questo momento va accantonato”.

    UN PERSONAGGIO IN GOMORRA - "Una parte in Gomorra però lo farei. Anche Ibrahimovic la vuole fare? Lui è portato, ha il viso da Gomorra (ride, ndr). Un personaggio che mi piacerebbe interpretare? I nomi sono finiti... Io giro alla larga da voi (ride, ndr), anzi giro dietro di te. Oppure faccio l'autista! Sarei fidato, non faccio la spia. Guardo solo avanti e mi metto le cuffie, non guardo neanche lo specchietto retrovisore, così evito problemi!".

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