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  • Tra Firenze e Gubbio:| Casoli parla del suo futuro

    Tra Firenze e Gubbio:| Casoli parla del suo futuro

    • Luca Cellini

    Il popolo rossoblù vorrebbe rivederlo squarciare in due le difese avversarie anche il prossimo anno, ma dopo una annata del genere non sarà facile trattenere quello che è diventato un obiettivo di mercato di squadre anche di serie B. L'oggetto del desiderio in questione è l'attaccante eugubino Giacomo Casoli, il quale ha le idee ben chiare rispetto al futuro. 'Sono di proprietà della Fiorentina - spiega il mattatore rossoblù di questi storici playoff - e sarà la società viola a decidere dove giocherò il prossimo anno. Da parte mia non posso fare altro che attendere quali saranno le decisioni che verranno prese a Firenze'. Quando però gli si chiede se gli piacerebbe giocare ancora con la maglia rossoblù addosso in un campionato importante come quello della Prima divisione, a Casoli si stringe il cuore. 'Giocare per i colori della propria città è fantastico, soprattutto poi se si ha la fortuna di poter vivere una stagione esaltante come questa culminata con la promozione. In questo momento è ancora prematuro parlare di certi discorsi, di sicuro c'è un detto nel calcio, che dice che certi treni passano una sola volta e magari di fronte a certe richieste, se ci fossero veramente, ci sarebbe da riflettere su con grande attenzione. Adesso però è ancora presto per parlare del prossimo anno e come ho già detto sarà la Fiorentina a decidere quale dovrà essere la mia collocazione'.


    Quello che nessuno potrà mai cancellare comunque è la splendida stagione che Giacomo Casoli ha disputati quest'anno a Gubbio, andando in gol ben 11 volte (record assoluto per l'attaccante eugubino che a Cassino era arrivato a quattro segnature stagionali) e dimostrando di avere delle doti fuori dal comune con le quali ha fatto impazzire qualsiasi difesa avversaria. 'Sono molto contento per come sono andate le cose quest'anno, ma lo sono soprattutto perché la squadra ha ottenuto un risultato eccezionale per il quale tutti abbiamo lavorato con grande impegno fin dal primo giorno'. Su quale sia stato il gol più bello e quello più importante della sua annata poi, Super Jack non ha dubbi. 'Credo che il più importante sia stato quello di domenica scorsa a San Marino nella finale di ritorno, perché comunque ha chiuso definitivamente i conti consegnandoci la promozione in Prima divisione. Il più bello invece penso che sia stato quello contro il Fano nella semifinale di ritorno, quando sono riuscito ad evitare due avversari in dribbling per poi mettere in rete con un tocco preciso dopo una progressione palla al piede partita quasi da metà campo. Sono stati entrambi dei momenti esaltanti, anche perché c’è stato sempre l'accompagnamento straordinario dei nostri tifosi'.

    Tifosi ai quali Giacomo Casoli vuole dedicare un ringraziamento particolare. 'Ai nostri fantastici supporter dico un grazie veramente di cuore per tutto quello che hanno fatto, non solo nelle partite dei playoff ma anche durante tutto l'anno. Ci sono stati sempre vicini, anche nei momenti in cui abbiamo accusato un po' di difficoltà e una volta conquistati i playoff ci hanno dimostrato tutta la passione che hanno per questi colori. Contro Fano e San Marino abbiamo vissuto dei momenti da brivido in campo vedendo lo spettacolo e il calore che ci hanno riservato e aver conquistato questa storica vittoria ci rende felici anche per loro, perché se la sono meritata in pieno. Ci hanno fatto volare sulle ali dell'entusiasmo spingendoci verso il traguardo finale, che ritengo ampiamente meritato visto che il Gubbio ha dimostrato sul campo di essere la squadra più forte. Abbiamo sempre dato tutto - conclude Casoli - e sapevamo che questo Gubbio poteva arrivare lontano. Nella finale di ritorno di San Marino avevamo tanta voglia di centrare l'obiettivo e credo che in campo si sia visto: una volta passati in vantaggio abbiamo messo in ginocchio il San Marino e poi abbiamo chiuso i conti nella ripresa. Adesso ci godiamo in pieno questo splendido successo e poi cominceremo a parlare del futuro'.

    (Corriere dell'Umbria)


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