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  • Tra Roma e Milan è come se non fosse successo niente. E l'Inter ringrazia...

    Tra Roma e Milan è come se non fosse successo niente. E l'Inter ringrazia...

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    E’ successo tutto in tre minuti, gli ultimi o quasi, quando la partita era ormai in pieno recupero. Ha colpito per primo Tammy Abraham, era il terzo minuto di recupero, ultimo micidiale contropiede della Roma, è partito Celik che per tutta la partita non si era stancato di battersi contro Leao, Mancini un attimo prima aveva interrotto un fraseggio sulla linea di metà campo fra De Keteleare (steso con una spallata) e Tonali, bruciato dallo stesso Celik. Attacco sulla destra, palla in area per Abraham, con Calabria in ritardo e Kalulu battuto sul tempo. Sterzata e gol dell’inglese. Sembrava fatta. Per la partita e forse anche per la Champions. Ma il Milan ha spinto ancora più in là la gara fino a riacciuffarla. Eravamo al settimo minuto di recupero, lancio di Maignan (e te pareva), colpo di testa solo smorzato di Mancini, palla a Leao, cross sul secondo palo dove è sbucato, da solo, Saelemaekers: uno a uno. Come se non fosse successo niente. La Roma, su quel gol, ha protestato per una spinta in area di De Ketelaere su Ibanez, ma per Orsato il gol era buono.

    RINGRAZIA L’INTER - Il pareggio dell’Olimpico non serve al Milan, non serve alla Roma e dà soprattutto una bella spinta all’Inter. Che domani, se batte la Lazio, regalando lo scudetto al Napoli, aggancia le altre due concorrenti alla Champions. Che del resto, prima del folle e divertente recupero finale, non hanno fatto granché per superarsi, molta difesa, molto controllo, diversi errori sul piano tecnico e quasi mai ritmo alto. Il primo tempo è stato ancora più fiacco e meno emozionante del secondo, quando le squadre si sono allungate e con qualche sgroppata di El Shaarawy da una parte e Leao dall’altra qualcosa si è visto. In ogni caso, niente di entusiasmante, finale escluso.

    INIZIO LENTO - Il Milan è rimasto bloccato, teneva palla però senza avere la forza, né lo spazio, per sfondare. Zero pericoli per Rui Patricio nel primo tempo, quando la Roma ha vinto quasi tutti i duelli diretti: meglio Pellegrini di Krunic, Matic di Bennacer, Bove di Tonali, Spinazzola di Brahim Diaz, bene anche Celik su Leao grazie però al continuo raddoppio di Mancini. La Roma ha creato qualcosa di più, compresa l’unica vera (peraltro doppia) occasione da gol. Attacco a sinistra con tocco di Belotti per Spinazzola, cross con palla indietro, botta di Pellegrini e Maignan salvato da...Abraham che era sciaguratamente finito sulla traiettoria del tiro a due metri dalla linea di porta, su quella respinta il diagonale da ottima posizione di Belotti si è spento sul fondo.

    LA LUCE DI PELLEGRINI - E’ stato il capitano a dare qualità, rifinitura e conclusione alla manovra della Roma, ma se Belotti, anche solo per generosità, gli dava una mano, là davanti mancava l’apporto di Abraham (si sarebbe riscattata alla fine) con cui Pellegrini non è riuscito a trovare un punto d’intesa. Sull’altro fronte, mancavano invece gli spunti di Leao (una sola accelerazione nel primo tempo) e soprattutto di Diaz.

    INFERMERIA E GIALLI - Nei primi 45' il gioco è stato spezzettato da continui infortuni, con medici e massaggiatori ogni poco in campo, tantoché alla fine Orsato ha dovuto recuperare 5 minuti. Ha cominciato a farsi male Kumbulla, che Mourinho aveva appiccicato a Giroud con buoni risultati. E’ stata una spintarella in area di Mancini al centravanti francese a farlo rovinare su Kumbulla e a farlo uscire di scena. Fuori anche lui, così dopo un quarto d’ora alla Roma oltre che Karsdorp e Smalling mancava anche la prima (e unica) riserva del trio di difesa. Ovviamente Dybala era in panchina e lì è rimasto. Mourinho ha messo dentro Bove e fatto arretrare Cristante come difensore centrale. Ha preso una brutta botta anche Tomori (ginocchiata sulla coscia destra del suo connazionale Abraham), mentre Thiaw stava per entrare Pioli l’ha fermato perché Tomori aveva recuperato, prima di alzare bandiera bianca nell’intervallo. Solo a inizio ripresa è entrato Thiaw. Anche due ammoniti, Matic e lo stesso Tomori, tutt’e due diffidati salteranno Monza (il romanista) e Cremonese (il milanista).

    DENTRO EL SHAARAWY - 
    D’improvviso, un attimo prima che iniziasse il secondo tempo, è entrato anche El Shaarawy (come seconda punta) al posto di un sofferente Belotti. Il Milan ha cercato di alzare la sua linea di gioco, ma così ha lasciato campo alla Roma e per due volte, in contropiede, ha avuto la possibilità di segnare col suo miglior velocista, El Shaarawy. Le squadre si sono un po’ allungate, così anche Saelemaekers, su numero di Leao, si è trovato nella posizione ideale per segnare, ma ha sbagliato la mira. Leao si stava svegliando e ora Celik e Mancini avevano qualche difficoltà ad assorbire i suoi spunti. E’ andato in tilt Hernandez che ha favorito un’altra micidiale ripartenza romanista. Ora gli spazi non mancavano, ma erano davvero troppi gli errori in uscita, sia del Milan che della Roma. Che hanno continuato a non farsi male, avvicinandosi di rado alle porte di Rui Patricio e Maignan fino al recupero, quando si sono accesi i fuochi d’artificio. Belli, ma inutili.

    IL TABELLINO

    ROMA-MILAN 1-1 (primo tempo 0-0) 


    Marcatori: 94' Abraham, 97' Saelemaekers
    Assist: 94' Celik, 97' Leao
    Ammoniti: 16' Tomori, 24' Matic, 71' Ibanez, 75' Krunic, 83' Cristante.

    ROMA: Rui Patricio; Mancini, Kumbulla (15' Bove, 89' Camara), Ibanez; Celik, Cristante, Matic, Pellegrini, Spinazzola; Abraham, Belotti (46' El Shaarawy).
    All.: Mourinho

    MILAN: Maignan; Calabria, Kjaer (73' Kalulu), Tomori (46' Thiaw), Theo Hernandez; Tonali, Krunic; Diaz (56' Saelemaekers), Bennacer (73' De Ketelaere), Leao; Giroud (88' Origi). All.: Pioli

    Arbitro: Orsato 

     

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