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  • Tramontana: 'Bremer-Inter, ora Cairo rispetti la promessa. Dybala: un altro colpo di teatro alla Marotta?'

    Tramontana: 'Bremer-Inter, ora Cairo rispetti la promessa. Dybala: un altro colpo di teatro alla Marotta?'

    • Filippo Tramontana
      Filippo Tramontana
    Inzaghi continua il suo prezioso lavoro per riuscire a presentare ai nastri di partenza del campionato la squadra nella migliore condizione atletica possibile. L’Inter contro il Monaco ha dimostrato di essere sulla strada giusta, di avere ancora quel fuoco negli occhi che, nell’ultima di campionato, ha lasciato spazio solo per poche ore alle lacrime.

    La formazione del primo tempo, tolti Lukaku, Lautaro e Gosens, presenta tanti “vice” che devono imparare a conoscersi. La forma fisica non è ancora delle migliori, è normale dopo pochi allenamenti sulle gambe, e si vede soprattutto nei primi minuti di gioco. Il Monaco dal canto suo è in grande spolvero, atleticamente è superiore dato che la sua preparazione è iniziata ormai da più di un mese. Logico che tra le due squadre ci sia un gap atletico importante. L’Inter subisce la veemenza monegasca e, complici un paio di errori individuali, va subito sotto di due gol. Sembra l’inizio di una disfatta soprattutto perché il ritmo del Monaco è indemoniato. Ma i nerazzurri rimangono sul pezzo e, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, segnano il gol che li rimette in partita e che traccia delle crepe nelle sicurezze dei “francesi”. D’Ambrosio si fa perdonare lo svarione sul primo gol subito e va a staccare in cielo, il portiere gli nega la gioia della rete ma lascia sulla linea una palla che Gagliardini deve solo spingere in porta.

    Da lì si gioca un’altra partita e l’Inter comincia a fare l’Inter. Nel secondo tempo la musica cambia definitivamente e i nerazzurri comandano, la Lu-La fa progressi evidenti minuto dopo minuto. Lautaro, a cui la traversa aveva negato il gol del 2-2, cerca con insistenza il compagno di reparto che al minuto 60 ci rinfresca la memoria con una cavalcata delle sue, il suo sinistro trova le mani del portiere che non può però fare nulla sul successivo tiro di Asllani: 2-2 e gioia dei tifosi per il nuovo pupillo. Inzaghi ritrova i titolari (Skriniar a parte), entrano tutti e la squadra cambia completamente volto. Rivedere Bastoni, Barella, Calhanoglu, Brozo, Dumfries e De Vrij fa bene all’umore. La squadra cambia ritmo ma, nonostante ci vada più volte vicino, non trova il gol vittoria. Decisivo anche Onana che si supera evitando il peggio. Poco importa, le indicazioni sono ottime e contro Lens e Lione vedremo se ci saranno altri progressi.

    Intanto Inzaghi scopre le carte sul mercato, vuole Bremer e anche se non lo nomina spinge perché la trattativa si chiuda al più presto. Il brasiliano ha da tempo scelto l’Inter ma ora è il momento di chiudere con il “difficile” Cairo che, dal canto suo, è chiamato a rispettare una promessa fatta al momento del rinnovo del giocatore. Sullo sfondo rimane il fantasma di Dybala. Anche a Ferrara, così come in piazza Gae Aulenti, i tifosi hanno chiesto a gran voce a Marotta di portare a Milano l’argentino. L’ AD nerazzurro sorride, lo fa sempre in questi casi, avrà forse in mente uno dei suoi colpi di teatro? Per saperlo dovremo aspettare, tanto ormai ci siamo allenati molto bene per questo.

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