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  • Tramontana: 'Inter stanca e costretta a non sbagliare dopo quei 5' di follia nel derby. Ma questo Napoli fa paura'

    Tramontana: 'Inter stanca e costretta a non sbagliare dopo quei 5' di follia nel derby. Ma questo Napoli fa paura'

    • Filippo Tramontana
      Filippo Tramontana
    Non c’è tempo per assimilare le emozioni. Dopo il derby si doveva smaltire la delusione e resettare i pensieri in vista della delicata sfida di coppa contro la Roma, ora non c’è tempo per digerire una vittoria perché la testa è rivolta a Napoli e al solo punto che la divide dall’Inter capoclassifica. Si ricomincia e per l’Inter non potrebbe esserci sfida più difficile. La squadra di Inzaghi attende un’altra pretendente al trono una settimana esatta dopo l’amara sconfitta nel derby. Al “Maradona” il Napoli si presenterà come una delle squadre più in forma del momento: 52 punti e un ruolino di marcia che nelle ultime settimane è tornato a fare paura dopo una pausa preoccupante a metà stagione. All’andata il Napoli si presentò a San Siro con un dato impressionante: quello delle reti subite. La squadra di Spalletti arrivò alla trasferta di Milano con la difesa di gran lunga meno battuta del campionato con sole tre reti subite. Nonostante una flessione importante dopo la partenza fulmine, il Napoli continua a tenere qual dato specifico molto basso. La squadra partenopea è ancora la migliore difesa della serie A con solo 16 reti subite, 3 in meno di quelle incassate dall’Inter. Per la squadra di Inzaghi sarà difficile scardinare il reparto difensivo degli azzurri anche considerando il recupero di un elemento fondamentale come Koulibaly, tornato appena in tempo dopo il trionfo in coppa d’Africa. Il Napoli è in assoluto e senza discussioni la squadra che ha incassato meno gol di tutte. Dopo la sconfitta contro il Milan l’Inter sarà “costretta” a non sbagliare. I campioni d’Italia non potranno permettersi un altro passo falso, non tanto per la classifica quanto per il possibile crollo del morale, mentre Spalletti avrà dalla sua la carica di potersi giocare in casa propria una partita così importante per le sue ambizioni tricolori.

    Diciamo che l’Inter probabilmente sperava di arrivare a questo big match in condizioni migliori. Al 77’ minuto del derby la prospettiva nerazzurra era quella invidiabile di aver mandato il Milan a -7 e aver lasciato il Napoli a -4 con una partita ancora da recuperare. Quei 5 minuti di follia hanno rimescolato le carte e messo in discussione la leadership nerazzurra in questo campionato.

    La classifica parla chiaro così come il livello dei nostri avversari. Noi invece abbiamo un po’ di problemi. Purtroppo dovremo giocare questo delicatissimo incontro con la maggior parte dei titolari molto stanchi dai tanti impegni ravvicinati e molto importanti. Tra gennaio e febbraio l’Inter ha giocato ogni tre giorni con avversari del livello di Lazio, Atalanta, Juventus, Milan e Roma con Napoli e Liverpool alle porte. Non proprio una passeggiata. L’Infortunio (con squalifica) di Bastoni crea un altro problema a Inzaghi. Chi al posto suo? Dimarco, D’Ambrosio o Darmian?

    Inzaghi però dovrà fare fronte ad altri rompicapi di formazione. L’allenatore nerazzurro dovrà capire chi tra Dzeko, Lautaro e Sanchez gli sta dando più garanzie. Sanchez è il più in forma mentre l’attaccante bosniaco arriva dai gol contro Venezia e Roma. Lautaro sembra quello più in ritardo, stanco e non brillante come nei tempi migliori. Si sente la sua mancanza ma nei big match rinunciare a lui è sempre molto difficile.

    Il derby ha rimescolato le carte del vertice della serie A e l’Inter contro il Napoli è chiamata a riordinarle come vorrebbe. Non sarà facile. Toccherà a Inzaghi capire cosa sia meglio fare in questa ingarbugliata situazione. Perché non ci sarà solo il Napoli a prenderci di petto ma lo scontro Champions con il Liverpool sarà ancora più decisivo per la qualificazione ai quarti dopo 11 anni di attesa.

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