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  • Tremolada a CM: 'Gol con l'Inter, che gioia! Mi ricordo Cassano e Gervasoni...'

    Tremolada a CM: 'Gol con l'Inter, che gioia! Mi ricordo Cassano e Gervasoni...'

    • MaGu

    Undici anni di Inter non si dimenticano. Per questo quando in Indonesia Luca Tremolada, classe 1991, è tornato a vestire la maglia nerazzurra il cuore ha cominciato a battere forte forte. Normale anche per uno che si è allenato agli ordini di Mourinho e ha rappresentato l'Italia in un Europeo Under 19.

    Roba grossa, come l'esordio in Indonesia. Tremolada riceve palla da Coutinho, entra in area e con un preciso piattone mancino gonfia la rete. Un gol che fa il giro del mondo. E pazienza se era solo una tournee amichevole. Quando al tuo fianco hai capitan Zanetti, tutto diventa importante. Anche più dei due anni a far gavetta tra Piacenza e Pisa, serie B e Lega Pro.

    "Che emozione, dopo la trafila del settore giovanile tornare a giocare con l'Inter in prima squadra è stato proprio bello. Mi sono sentito subito a casa", dice Tremolada in esclusiva a Calciomercato.com.

     

    Che Inter hai ritrovato?

    “Fantastica. Un gruppo unico, serio. Cambiasso e Cordoba persone straordinarie, sempre pronte a darti una mano. Io poi ho legato molto con i tre brasiliani Maicon, Jonathan e Coutinho. In campo fanno i fenomeni e fuori sono uno spasso. Quante risate”.

    Il piccolo Cou ha un anno in meno di te, mentre Zanetti potrebbe essere tuo padre…

    “Incredibile il capitano: ha ancora il fisico di un 30enne! Coutinho è giovane, ma ha le potenzialità per diventare davvero forte e andare in Spagna, dove il calcio è concepito diversamente, gli ha fatto bene”.

    Tu ti allenavi con Mourinho, ora hai assaggiato un po' di Stramaccioni: c'è qualche somiglianza?

    "Sì, parlano poco entrambi. Mourinho è un numero uno, mentre Stramaccioni è ancora giovane. Però di sicuro è determinato e ha la stima del gruppo. A me personalmente ha fatto una buonissima impressione".

    Torniamo a Tremolada: con Destro, Borini e Sala eri considerato uno dei big dell’Under 19 di Piscedda. Perché loro sono esplosi e tu stai facendo fatica?

    “La colpa è in gran parte mia. Ma per fare cose importanti nel calcio serve il giusto mix tra qualità, opportunità, fiducia e fortuna. E a me di recente sono mancate le ultime due. Io sono felice per Mattia e gli altri che si sono affermati. Sono miei amici e ci vediamo ancora spesso. Però so che qualitativamente non sono inferiore a loro. Ecco perché penso arrivi anche il mio momento”.

    Sei tornato dal prestito a Pisa, sai già dove giocherai l’anno prossimo?

    “In Toscana ho vissuto una bella stagione, che mi porterò sempre dentro. Ora invece ho solo voglia di un po’ di vacanza. Poi tornerò e deciderò in accordo con l’Inter sul da farsi”.

    Riavvolgiamo il nastro: nel tuo primo anno lontano dall’Inter, appena 19enne, arrivi a Piacenza. Con Cassano e Gervasoni. Quelli del calcioscommesse…

    “Ho ricordi davvero brutti in testa. Loro che m’incoraggiavano a lottare, non mollare, perché bisognava vincere e poi...che presa in giro, ci sto male se ci penso. È giusto che paghino tutti e non tornino più nel mondo del calcio”.

    Pensiamo al bello del calcio: chi è il tuo idolo in campo?

    “Ne dico 2: Andres Iniesta e Ronaldinho”

    E la squadra con cui sogni di giocare?

    “Troppo facile: il Barcellona”

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