Che l’Atalanta abbia bisogno di una prima punta che segni oltre a Tiribocchi è lapalissiano; che ora, davanti alla penalizzazione di 6 punti (che magari diventeranno 5 dopo il giudizio di secondo grado atteso entro il 18 agosto), ne serva uno davvero tosto, magari con una certa esperienza, del tipo “usato sicuro”, è assolutamente necessario. Insomma una sorta di pastiglione guaritore da ingerire quando subentra la malattia della mancanza di gol.

Tracciamo l’identikit. 1) Aver giocato ad alti livelli, magari ed essere a fine carriera, ma con la voglia di dimostrare di non essere finito. 2) Essere fisicamente integro. 3) Non aver perso il fiuto per il gol. 4) Avere una conoscenza del campionato italiano certosina. 5) Dormire magari per 70 minuti, ma buttare dentro la prima palla utile. 6) Costo zero o poco più.

Bene, ora bisogna tirare fuori il nome e la Gazzetta dello Sport propone un nome affascinante che, nel curriculum, ha spuntate tutte le caselline accanto ai sei punti sopracitati: David Trezeguet.

Nelle scorse settimane si è allenato in Francia con il club che lo aveva lanciato nell’Olimpo del calcio, il Monaco (“Da loro però non ho ricevuto nessuna proposta concreta”, le parole di David), poi è stato accostato al Napoli (“Con il presidente De Laurentiis c’era l’accordo, ma poi è saltato tutto perché l’allenatore non credeva in me”). Radiomercato dell’ultima ora parla di interessamenti dello Swansea City (giocherà per la prima volta in Premier League, unica squadra gallese della storia) e del Nizza in Ligue 1.

Troppo vecchio diranno in molti. Trezeguet compirà 34 anni ad ottobre. Andate a rivedere la classifica capocannonieri dell’anno scorso in A, in testa c’è Toto Di Natale. Età? 34 anni ad ottobre.