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  • Turrini a CM: 'Ferrari e Binotto come Juve e Agnelli. Verstappen-Napoli fenomeni, la sfida scudetto è sabato'

    Turrini a CM: 'Ferrari e Binotto come Juve e Agnelli. Verstappen-Napoli fenomeni, la sfida scudetto è sabato'

    Caro Leo Turrini, la F1 sta tornando noiosa, vince sempre l’olandese volante!
    “Hai ragione, ma che ci posso fare? Verstappen è un fenomeno, guidata da lui la Red Bull si trasforma in un missile, perché con Perez sarebbe un’altra storia. Però…”

    Però?
    “La vera notizia è la scomparsa della Ferrari. Non pervenuta, come la temperatura di Ulan Bator nel bollettino dei naviganti”.

    Ma che sta succedendo?
    “Boh, in Messico si è presentata la peggior Rossa della stagione. Lenta in qualifica e in gara. Lontana anche dalla Mercedes”.

    Un disastro.
    “Su tutta la linea. Forse a Maranello dovrebbero occuparsi meno dei bilanci Red Bull e più delle prestazioni della macchina”.

    Dici?
    “Beh, Binotto continua a protestare per l’accordo tra Red Bull e Fia sulla violazione del budget cap. Mattia fa il suo mestiere, anche se io dubito sia stato il tetto alle spese a provocare la scomparsa improvvisa della magnifica Ferrari di primavera. E poi c’è anche l’ironia della cronaca…”

    Prego?
    “Beh, in F1 gli Agnelli Elkann con la Ferrari si sentono vittime di un trucco finanziario. Mentre nel calcio con la Juve sono nei guai per la storia delle plusvalenze. Ma lasciami aggiungere una cosa”.

    Prego.
    “Io non credo che Verstappen abbia vinto gli ultimi due mondiali per furbate contabili. Ed escludo che la Juve abbia vinto 9 scudetti di fila perché manipolava i bilanci. Poi ci sono regole e ci sono leggi e bisogna sempre sperare nella correttezza di chi è chiamato a giudicare”.

    E domenica c’è il Derby d’Italia.
    “E’ vero ed è vero che in serie A nerazzurri e bianconeri hanno più o meno la stessa classifica, la differenza nel giudizio la fa la catastrofe Champions della Signora, una roba da barzelletta. Ma secondo me la notizia è un’altra ed è figlia anche della sconfitta del Milan contro il Toro”.

    Che notizia?
    “Guarda che se sabato il Napoli vince anche a Bergamo, dove andrà in scena la vera sfida scudetto, l’Inter è la Juve entrano in campo rispettivamente sotto di undici e di tredici punti. Undici e tredici! Quindi, c’è un difetto nella narrazione”.

    Tradotto?
    “Era dai tempi del primo Milan di Sacchi che una squadra italiana non giocava un calcio così, in patria e all’estero. Sarebbe bene darne atto a Spalletti. Che non di rado è simpatico come un crampo allo stomaco quando hai fame, però tanto di cappello. Anche se a me, da vecchio interista, rimane un dubbio”.

    Che dubbio?
    “È vero che Scopigno al Cagliari vinse uno scudetto con Comunardo Niccolai stopper, ma vincerlo con Juan Jesus, questa poi…”

    Di Daniela Bertoni

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