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  • Turrini a CM: 'Verstappen-Hamilton, per una volta Ettore ha battuto Achille. Beffa atroce, ma la Mercedes deve saper perdere. E la Ferrari...'

    Turrini a CM: 'Verstappen-Hamilton, per una volta Ettore ha battuto Achille. Beffa atroce, ma la Mercedes deve saper perdere. E la Ferrari...'

    Caro Leo Turrini, sei sopravvissuto all’incredibile trionfo in extremis di Verstappen?!?
    “A fatica! Io non so chi sia lo sceneggiatore che ha scritto questo romanzo. È stato tutto pazzesco. Finale compreso, ovviamente. E per una volta tra Ettore e Achille ha vinto Ettore!”

    Povero Hamilton…
    “Ah, immagino come si deve sentire. Lewis aveva vinto, il suo l’aveva fatto. È paradossale che un Campionissimo tanto grande sia stato beffato da un sempliciotto come Latifi, che andando a sbattere ha imposto l’ingresso della safety car che ha miracolato l’olandese”.

    Una beffa atroce.
    “Io non ricordo nulla di simile e si’ che ne ho viste! Aggiungo comunque che Hamilton è stato bravo a complimentarsi con Max, dopo lo sconvolgente epilogo. Non so mentre parliamo se la Mercedes tirerà fuori qualche reclamo, ma sarebbe brutto. Non è vero che vincere è l’unica cosa che conta. Conta anche saper perdere”.

    E di Verstappen cosa mi dici?
    “Non aveva neanche quindici anni, Max, e già Luca Baldisserri, l’ingegnere di pista di Schumi, mi raccontava che il figlio di Jos Verstappen era un fenomeno. Io ridevo e rispondevo: avrà preso dalla madre, visto che il genitore al volante era una pippa…”

    Il titolo è meritato?
    “Si, fermo restando tutto quello di straordinario che ti ho narrato su Hamilton, che è il Muhammad Ali 4.0. Ma Verstappen è cresciuto tantissimo a livello di maturità. E ha retto un confronto tremendo contro un altro Fenomeno. Tanto di cappello”.

    Lo vedremo mai sulla Ferrari?
    “Passiamo alla prossima domanda, grazie”.

    Ma dai.
    “Beh, allora temo di no. Di sicuro non nel breve. È vero che ad Abu Dhabi terzo è arrivato terzo Sainz, ma il distacco nei confronti di Red Bull e Mercedes non lo immagino colmabile nel breve”.

    Magari ci pensa Jean Todt, se torna a Maranello.
    “Se torna come consulente il Pinguino francese non serve granché. Se John Elkann gli lascia invece la presidenza e gli mette in mano tutto, allora ci sto”.

    E della Juve e del Milan che mi dici?
    “Ti dico che i rossoneri trarranno beneficio dalla uscita dall’Europa, come l’Inter di Conte un anno fa. Invece la stagione bianconera dipende tanto tanto dal sorteggio odierno di Champions…”

    di Daniela Bertoni

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