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  • Twitter, personale a rischio: Elon Musk pronto a tagliare metà della forza lavoro

    Twitter, personale a rischio: Elon Musk pronto a tagliare metà della forza lavoro

    • Giacomo Lippi
      Giacomo Lippi
    Risale a una settimana fa la notizia dell'acquisto della piattaforma di Twitter da parte di Elon Musk, una delle personalità attualmente più influenti al mondo, per un affare complessivo di circa 44 miliardi di dollari. Stando a quanto riporta “Bloomberg”, il miliardario di origini sudafricane sarebbe prossimo a porre alcuni importanti cambiamenti all'azienda, in seguito alle prime modifiche apportate poco dopo il suo arrivo come il licenziamento di Parag Agrawal, ormai ex amministratore delegato, ed altri 4 importanti manager. 

    Si parla di modifiche in particolare legate al personale, che riceverà un taglio netto entro la giornata di venerdì, ed alla modalità di lavoro in remoto, che subirà una grande inversione di tendenza per incentivare la presenza fisica dei dipendenti. In base a ciò che è stato rivelato a “Bloomberg" da fonti anonime, nella giornata di domani saranno eliminati ben 3700 posti di lavoro, cifra che corrisponde all'incirca alla metà della forza lavoro interna al social media, con l'obiettivo da parte di Musk stesso di arrivare a una riduzione dei costi. Il noto imprenditore avrebbe preso questa decisione dopo un incontro con un team di consulenti, in cui si è discusso anche della possibilità di offrire 60 giorni di indennità ai dipendenti licenziati. 

    Sono state in questo modo smentite, quindi, le indiscrezioni lanciate da celebri organi di stampa secondo cui la percentuale dei licenziamenti si sarebbe dovuta aggirare attorno al 25%, a cui si aggiunge un annunciato stop allo smart working verso cui Musk ha sempre rivolto critiche, anche durante il periodo pandemico. Qualche giorno fa il New York Times pubblicava un articolo secondo il quale l'intenzione del tycoon, poi smentita, sarebbe stata quella di sollevare dall'incarico i lavoratori entro il 1° novembre, per evitare possibili sovvenzioni. 

    Si è parlato molto nell'ultimo periodo della rivoluzione apportata a Twitter da parte di Elon Musk, a cui oltre alle vicende appena riportate si aggiungono altri argomenti che stanno tenendo banco come l'abbonamento Premium da 8 dollari al mese, contestato sul web anche da utenti di spessore (su tutti lo scrittore Stephen King che ha apertamente manifestato il proprio disappunto) e che prevede un account verificato per gli utenti, un aumento della visibilità per i loro post e una diminuzione della pubblicità. Solo il tempo confermerà in quale direzione porteranno questi cambiamenti; per il momento abbiamo solo un’altra dimostrazione di quanto Elon Musk sia ormai divenuta sempre più una personalità capace di dividere l'opinione pubblica. 
     

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