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  • Udinese, il ritorno di Sottil e la continuità della politica degli 'esordienti' in A

    Udinese, il ritorno di Sottil e la continuità della politica degli 'esordienti' in A

    • Fabio Prezioso
    Continua la politica dell’Udinese di affidare la propria panchina a degli allenatori esordienti in Serie A. Fino ad ora questa idea ha sempre portato ottimi risultati, come abbiamo potuto vedere con Luca Gotti prima e Gabriele Cioffi poi, e per questo motivo ha deciso di continuare su questa scia affidando la panchina ad Andrea Sottil, ex allenatore dell’Ascoli, sorpresa dello scorso campionato di Serie B e capace di arrivare addirittura ai playoff, prima di uscire contro il Benevento.

    LA CARRIERA DI SOTTIL – Come detto, Sottil è al suo primo appuntamento con la Serie A dopo aver sorpreso tutti con l’Ascoli in Serie B. L’Udinese, dopo il passaggio di Cioffi al Verona, ha deciso di puntare su di lui per raggiungere l’ennesima salvezza, che sarebbe la diciottesima consecutiva per il club friulano. La carriera di Sottil sta andando in crescendo anno dopo anno. Il tecnico piemontese ha iniziato solo 11 anni fa con il Siracusa e ha allenato in Serie C per molti anni, prima di approdare in Serie B con il Pescara e poi passare  all’Ascoli. Per lui sarà sicuramente una prova non indifferente e vorrà dimostrare fin da subito di meritarsi questi palcoscenici e di poter restare a lungo nel maggiore campionato italiano.

    LE ASPETTATIVE DELL’UDINESE – Sottil è un allenatore che crede molto nei giovani, come dimostra l’exploit di Sabiri, passato poi alla Sampdoria, e nel progetto dell’Udinese questo è un aspetto da tenere molto in considerazione. I bianconeri, infatti, oltre ai giovani già presenti nella rosa, uno su tutti Udogie, ha inserito altri calciatori molto giovani da inserire in rosa come i terzini Buta ed Ebosele e il trequartista Lovric. Come ogni anno, l’obiettivo del club friulano è quello di raggiungere la salvezza il prima possibile per poi cercare di mettere in risalto i migliori calciatori della rosa che potrebbero, poi, essere cercati da club importanti che gli permetterebbero di venderli a cifre importanti e ripartire ogni stagione con questo modo di fare. Come detto dallo stesso allenatore, per lui si tratta anche di una questione di cuore, visto che ha già militato nell’Udinese quando era giocatore per ben 4 anni e ora ha voglia di restare nella storia di questo club anche come tecnico. In attesa di risposte dal campo, l’augurio è quello di una carriera lunga e importante in Serie A per il tecnico italiano.

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