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  • Udinese:|L'attacco del futuro

    Udinese:|L'attacco del futuro

     

    Il calcio d’oggi si muove sempre più verso un attacco veloce, senza punte statiche: un concetto, questo, espresso anche da Guidolin che ha ribadito settimane fa che il ruolo di vecchia punta è oramai obsoleto. 
    Ma come potrà svilupparsi l’Udinese seguendo questa logica? Seguendo quello che ha fatto negli ultimi anni, semplice! Con il 3-5-1-1, ad esempio, Fabbrini potrebbe essere l’uomo chiave da mettere dietro Di Natale. Movimenti uguali a quelli dell’anno passato, Totò che crea spazi e  riceve palloni, l’ex Empoli che svaria e cerca di inserirsi quando può. Un modo, però, che ha mietuto vittime eccellenti, che non si sono adeguate a giocare così: Torjie e Floro ne sanno qualcosa.
     
    Probabile che questo modo di giocare venga abbandonato per avere due punte mobili, ma in linea: Muriel e Di Natale. Con l’ex Lecce che può inserirsi bene, viste le sue caratteristiche tra cui proprio la velocità.
    Ma la sorpresa sarà probabilmente data da trequartista: Maicosuel, Muriel, Di Natale. Con il brasiliano che deve accollarsi il lavoro sporco, quello di rientrare spesso in fase di non possesso. Con la palla ai piedi niente giochetti tutti samba: verticalizzazioni veloci, e passaggi filtranti per i due la davanti.
    Ovviamente in tutte queste opzioni va valutata la tenuta fisica in una stagione particolarmente impegnativa: Di Natale non potrà essere “spremuto”, ma anche gli altri avranno necessità di respirare. Ecco perché si attendono colpi in entrata in questo reparto. Con ulteriori soluzioni tecniche che si aggiungerebbero, magari il tridente puro, che è sempre stato il “pallino” del Paròn. Una cosa è certa: Amauri, che tanto piace a Guidolin, non rientra in quest’ottica. Molto meglio Kozak, per il quale Larini ha detto: “E’ giovane, e per i giovani l’Udinese ha sempre avuto un occhio di riguardo”. Apprezzamento forse più che significativo, dopo tante smentite.

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