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  • Udinese, la storia di Cioffi: ‘I miei non mi volevano nel calcio, so da dove vengo e non voglio più tornarci’

    Udinese, la storia di Cioffi: ‘I miei non mi volevano nel calcio, so da dove vengo e non voglio più tornarci’

    L’allenatore dell’Udinese Gabriele Cioffi si è raccontato in un’intervista al Corriere dello Sport: “Quando hanno esonerato Gotti gli ho parlato dicendogli che non me l’aspettavo e che avevo intenzione di accettare. Da gentiluomo qual è, mi ha dato l’bocca al lupo e credo che abbia capito. Perché non avrebbe dovuto? È facile pensare che gli abbia fatto le scarpe, ma io non ci sto: sono una persona pulita, lavoto per l’Udinese ma non ho mai avuto rapporti diretti con il direttore sportivo e col presidente. 

    Voglio che in campo si sputi sangue e che al fischio finale nessuno ci possa rimproverare nulla. So da dove vengo e non ci voglio tornare: a ventitré anni mi ero già rotto tre crociati, ero senza contratto in Serie C e mi dicevano che non sarei mai tornato a giocare. Mia madre mi ripeteva di studiare e mio padre voleva vedermi in ditta insieme a lui. Contro ogni pronostico sono rimasto diciassette anni tra i professionisti“.

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