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  • Udinese, Lucca: 'Studio i movimenti di Haaland per fare gol in Serie A. Su Pafundi...'

    Udinese, Lucca: 'Studio i movimenti di Haaland per fare gol in Serie A. Su Pafundi...'

    L'attaccante dell'Udinese Lorenzo Lucca, autore di un buon inizio di stagione, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport. Di seguito le dichiarazioni:

    CAMPIONATO - "Sono contento, anche se è un momento difficile per noi. Venivamo da una batosta con l’Inter e col Sassuolo eravamo orientati verso la vittoria, avanti di due gol. Dovevamo chiuderla prima. Con il Toro è arrivato un buon pareggio. Eppure vedo una squadra compatta, concentrata, forte. Se non fosse così non saremmo andati avanti bene con Atalanta, Sassuolo, Verona, non avremmo battuto il Milan. Siamo consapevoli della situazione, ma non dobbiamo mai giocare con la paura".

    PERCORSO - "Mi aspettavo che potesse andar bene. Perché ho avuto le mie esperienze negative con due brutti infortuni e ho sofferto. Poi sono cresciuto. Dopo le giovanili nel Toro, al Brescia ho imparato nuove cose e a Palermo ho fatto 14 gol in C. Mi sembrava che la strada fosse in discesa, invece, cominciava la lunga salita".

    LAVORO - "Come ho lavorato per diventare un centravanti da A? Con la testa. E con l’aiuto di una persona importante a Torino. Uno che crede in me. Analizziamo la gara al video, i gol, ma pure gli errori. Studio i movimenti di Haaland che è simile strutturalmente a me ed è mostruoso anche se è mancino. Cerco di imparare i movimenti dentro l’area; per fare gol in A contro certi difensori devi saperti muovere e capire come far male. Devi avere sempre presente palla, porta e difensore e stare nell’ombra del difensore. E capire con una mappa visiva che tu comandi il difensore".

    STUDIO INDIVIDUALE - "Studio tanto. Se vuoi diventare un calciatore importante devi fare questo tipo di lavoro e devi farlo. Anche perché l’allenatore della tua squadra non può avere il tempo e ha trenta persone da seguire ogni giorno".

    LA TESTA - "Come gira la mia testa? Bene, sono concentrato nel costruire il mio futuro. Lo avessi fatto negli studi… mio padre Federico si sarebbe arrabbiato meno. Ma ora è felice anche se lui, che ha giocato, continua a farmi osservazioni. A Pisa è stato bello, ho segnato gol importanti, all’Ajax è stata un’esperienza in un grande club, ho giocato poco, non capivo le dinamiche della società e quando stavo ingranando è cambiato l’allenatore. Ma è stato utile per migliorare, si lavora sulle basi sempre e si migliora la tecnica individuale".

    UDINE - "A Udine sto molto bene, vivo da solo in pieno centro. Mi trovo spesso con Pafundi che, credetemi, è davvero tanto forte. Solo che è un esterno d’attacco a piede invertito e col nostro modulo a volte può aver difficoltà".

    NAZIONALE - "Con la Nazionale dobbiamo dimostrare. Scamacca è in questo momento top. Ha fisicità, tecnica, tiro e ha il vantaggio di aver giocato in Premier League. I difensori che mi hanno reso la vita difficile? Acerbi dell'Inter, è esperto".

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