Sesto posto e sogni ancora vivi. L'Udinese battendo il Cagliari, al Rocco di Trieste, tiene aperta la porta all'Europa League e fa le prove generali di tifo ravvicinato con i suoi tifosi in un impianto piccolo e a misura di città. 
Con il nuovo Friuli la squadra e tutti i tifosi avranno qualcosa in piú. La società potrà "vantarsi" del fatto di essere la seconda in Italia ( dopo la Juventus) con uno stadio ultra moderno. I sostenitori dell'Udinese potranno vedere le gare in modo diverso, piú bello e piú coinvolgente. Senza dimenticare ristoranti, merchandising e shop. Il campionato e l'Europa avranno un altro sapore.

Un passo storico per Udine, pioniera in fatto di sicurezza (fu la prima a togliere le barriere tra campo e tifosi in occasione del match contro il Milan che regaló la prima storica qualificazione in Champions League agli uomini di Spalletti). Sono passati  16 anni dalla prima "Europa" targata Zaccheroni e i friulani sono ancora li al vertice della serie A. Pensandoci bene è qualcosa di straordinario per un territorio così piccolo e "periferico". Anche perché alla fine i giocatori passano, i risultati restano.  Sanchez e Inler, Handanovic e Pepe, Bierhoff e Amoroso, Isla e Iaquinta. Passato remoto e recente.  L'Udinese è "sopravvissuta"!!! Ha vinto e rivinto e la gente, dopo anni in cui chiedeva che i campioni non venissero ceduti, ha imparato che non si può trattenere nessuno e che la vera forza dell'Udinese è la forza del lavoro.