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  • Ultrà in coma: un referto accusa i poliziotti. 'Nessun insabbiamento', i tifosi avversari pagano la famiglia

    Ultrà in coma: un referto accusa i poliziotti. 'Nessun insabbiamento', i tifosi avversari pagano la famiglia

    "Trauma cranico durante colluttazione con organi Ps". Nei documenti del 118 di Vicenza è nascosto un pezzo che potrebbe cambiare la storia di Luca Fanesi, l'ultrà della Sambendettese che, dopo gli scontri con la polizia all'esterno dello stadio di Vicenza, ha rischiato di morire e che ancora oggi rischia di lasciare una parte della sua vita ferma al 5 novembre scorso. 
    Domenica pomeriggio: Fanesi lavora in un centro commerciale a Sambenedetto. Lascia a casa la moglie e i suoi due figli, di 7 e 13 anni, e come sempre monta a bordo di un pulmino e va a vedere la sua squadra del cuore. È ogni settimana sugli spalti della Nord quando la Samb gioca in casa. Nel settore ospiti quando si va in trasferta. Il 5 è il turno di, Vicenza, campionato di Serie C. La partita finisce 2- 1 per i veneti, con tanto di rigore al 92esimo che ribalta la gara. Delusione. 

    Massimiliano Fanesi è il fratello di Luca. Dal 6 novembre ha dedicato la sua vita a ricostruire cosa è accaduto quel pomeriggio. "All'esterno dello stadio - racconta a La Repubblica - l'intero sistema di sicurezza era gestito da un vigile urbano". Finita la partita, i tifosi della Samb montano sui pulmini per rientrare a casa. La strada è obbligata e passano accanto a un gruppo di tifosi avversari. "Vengono lanciati degli oggetti, fumogeni e qualcos'altro". Una sassaiola. I bus proseguono per qualche centinaio di metri e si fermano. I tifosi ospiti scendono. 

    L. è un amico di Luca e non si nasconde dietro un dito. "Siamo tornati indietro", dice. C'è uno scontro con i tifosi avversari, dura qualche minuto, non ci sono feriti. I tifosi della Sambenedettese fanno per rientrare ai pulmini, ma trovano il reparto celere di Padova che nel frattempo è intervenuto per sedare gli scontri. I video, recuperati nelle ore successive da Massimiliano e dagli amici di Luca, documentano uno scontro con la polizia. 

    "Stavano cattivissimi", racconta uno dei tifosi. Nel video sembrano vedersi manganelli, un ragazzo per terra che cade, sembra di sentire anche il rumore di qualcuno che viene colpito. Luca non è mai inquadrato, o almeno così pare. "Io ne ho visti tre che picchiavano da dietro Luca. Ho visto una manganellata, è stata una cosa molto veloce", racconta un altro tifoso. Una versione sempre però smentita dalla Polizia che nelle ore immediatamente successive al fatto racconterà, seppur in maniera non ufficiale, che Fanesi ha sbattuto contro un cancello mentre correva via dalla carica. Fatto sta che Luca finisce a terra, nel sangue. Sul posto si precipita un'ambulanza che lo accompagna di tutta corsa al Pronto soccorso, dove arriva alle 17,07 in codice rosso. "Trauma cranico - scrivono - in corso di una colluttazione". 

    "Sono stato il primo ad arrivare in ospedale: non dimenticherò mai le parole dei medici. Mi hanno parlato di rischio vita enorme e di stato vegetativo", ricorda Massimiliano. Luca resta in coma per settimane. Subisce due interventi di neurochirurgia e al terzo si sottoporrà nelle prossime settimane. "Ci sono miglioramenti lenti, la situazione è delicata, sappiamo che per capire che conseguenze avrà tutto questo servirà ancora del tempo, ma per noi è già tanto, abbiamo fiducia nei medici e grande speranza. Detto questo, dobbiamo sapere cosa è successo a Luca. Vogliamo tutta la verità, senza nessuno sconto". 

    La famiglia Fanesi, assistita dall'avvocato Andrea Balbo, ha depositato una denuncia contro ignoti per lesioni dolose. La procura di Vicenza ha aperto un fascicolo: ieri ha ascoltato medici e infermieri come persone informate sui fatti, ha acquisito tutti i video disponibili disponendo una perizia tecnica, seppur pare che ci sia un buco temporale proprio nel momento in cui Luca cade. Fin qui la polizia ha negato ogni responsabilità. Ma il Questore, Giuseppe Petronzi, ha anche detto che se "ci sono responsabilità, qualcuno pagherà. Nessuno pensa di insabbiare nulla". 

    In queste ore però qualcosa è successo. E' spuntata infatti la scheda del 118, i primi a intervenire - di cui La Repubblica è in possesso - nella quale per la prima volta si parla di poliziotti. "Trauma cranico - appunta infatti l'operatore - durante colluttazione con organi Ps". Così come di "colluttazione" parla anche il Pronto soccorso, seppur riferite "dagli astanti". "Noi ci aspettiamo giustizia", dice Massimiliano "e che mio fratello stia meglio. Intanto una cosa straordinaria già è accaduta". Gran parte delle spese di vitto e alloggio in Veneto per la famiglia di Luca in queste settimane sono state un regalo: le hanno pagate gli ultras del Vicenza. Quelli che il 5 novembre avrebbero dovuto essere gli avversari. 
     

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