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  • Un cappuccino con Sconcerti: il quarto posto come traguardo è un inganno, si corre per vincere

    Un cappuccino con Sconcerti: il quarto posto come traguardo è un inganno, si corre per vincere

    • Mario Sconcerti
      Mario Sconcerti
    L’obiettivo del quarto posto chiesto da tante società è un traguardo che sa d’inganno. Per una grande squadra è il premio a una stagione deludente. Nessuno sport ha mai previsto un premio per il quarto posto. Sul podio si va massimo in tre. Non c’è dubbio che arrivare quarti è meglio che arrivare quinti o decimi; è farne un traguardo che è un inganno. Al quarto posto arrivano le squadre che hanno perso il campionato. I soldi della Champions pagano bene la sconfitta, ma sconfitta rimane. Cosa direbbero l’Inter o la Juve ora se arrivassero quarte? Era un traguardo quando la Juve vinceva sempre e non c’erano avversari. Adesso basta, è tempo di avere di nuovo obiettivi forti, reali. Va bene quando quarta arriva una squadra nuova come l’Atalanta due anni fa o, poniamo, il Verona adesso. Ma tornati ad avere molte grandi squadre di città importanti e con alle spalle una storia ancora più evidente, dire che lo scopo dell’anno è arrivare quarti è una contraddizione in termini. Nello sport si corre per vincere. Se si perde, è giusto prendere anche il quarto posto. Ma lottare per quello è la vera sconfitta. 

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